Le Anime morte è il luogo dei vuoti: i quattro o cinque piani ripiegati su se stessi, densi di parole-feticcio e anacoluti, di una sintassi di geniale irresponsabilità, quando crollano, non lasciano che assenze, mancanza, la lancinante inadeguatezza del tessuto sociale e umano della Russia di metà Ottocento. Il vuoto dei contadini-schiavi defunti, comprati e ipotecati per raggiro. Il vuoto della comunicazione, del senno, del potere. Il vuoto delle anime semivive dei padroni, i proprietari terrieri che nell’abbastanza esplicita modellizzazione dantesca esemplificano gola, lussuria, iracondia, avarizia. Della genia degli ignari e degli ignavi è il primo possidente da cui si...
Alias Domenica
Una larva d’uomo posseduto da un grande vuoto
Personaggi. Il primo possidente da cui va Cicikov nelle «Anime morte» di Gogol’ è sempre intento a fumare, ciò che disumanizza ancora di più la già radicale astrazione del suo personaggio

Marc Chagall, «Una presa di tabacco», 1912, Francoforte, Städelsches Kunstinstitut und Städtische Galerie