Tutto ambientato in un appartamento nella Damasco assediata, Insyriated è un film indirizzato al pubblico che vive lontano dai fuochi della guerra, pur con l’assuefazione dei reportage televisivi. In quella casa borghese, dove il numeroso nucleo familiare cerca di mantenere un ordinato tenore di vita, sorvegliato dalla padrona di casa a dispetto della mancanza di acqua e dalla polvere che invade tutto, ci si rende conto di quanto quell’ordine sia precario quando un ospite del piano di sopra andato distrutto esce per strada e un cecchino lo stende appena entra nel cortile.

L’ordine della padrona (la star palestinese Hiam Abbass del Giardino dei limoni) è di non dire niente alla giovane moglie perché nessuno scenda in strada a rischio della vita. Ma il senso di protezione in quell’appartamento è precario, sciacalli riescono a penetrare dalle vetrate, tutti si chiudono nella cucina, L’illuminazione del direttore della fotografia Virginie Surdej crea una pacata penombra, unico elemento a protegge la famiglia. Il film non racconta un vicenda, ma uno stato d’animo drammatico a cui partecipare, a soli pochi chilometri di distanza. Dalla Berlinale sezione Panorama, premio del pubblico.