Ventisei prigionieri in cambio di 1.200 abitazioni. Un colpo al cerchio (palestinese) e uno alla botte (israeliana), quelli dati ieri dalle autorità di Tel Aviv che in poche ore hanno probabilmente messo la parola fine a un negoziato di pace mai realmente partito. Una era la precondizione posta dall’Autorità Palestinese per accettare una ripresa dal dialogo: il congelamento immediato dell’espansione coloniale nei Territori Occupati. Una precondizione mai accettata dal governo israeliano e su cui il segretario di Stato americano John Kerry – sponsor di negoziati di cui l’amministrazione Obama ha un mediatico bisogno – aveva chiesto al presidente Abbas di...
Internazionale
Una bomba coloniale
Israele. L’ennesimo regalo di Netanyahu agli ultranazionalisti. Con l’Autorità palestinese anche l’Unione europea chiede l’immediato stop al «via libera»