In Cina, nella regione sud occidentale del Sichuan, una frana ha completamente seppellito il villaggio di Xinmo nella contea di Mao, provocando – nel momento in cui scriviamo – almeno 140 dispersi: nella serata cinese sei persone, tra cui una coppia e un bambino piccolo, sarebbero stati salvati e trasportati immediatamente in ospedale.

Secondo le prime fonti dei soccorsi giunto sul posto si temono almeno 100 vittime. Tra le cause della frana, secondo quanto riferito dai media nazionali, ci sarebbe la pioggia che è caduta nella regione e nell’intero paese da giorni. La zona meridionale del paese è quella che sarebbe stata più colpita.

Già nella giornata di venerdì i meteorologi cinesi avevano rinnovato l’allerta per il maltempo già emessa martedì scorso. E anche nella giornata di ieri ci sono state forte piogge. Le valutazioni degli esperti avrebbero previsto per il Sud del paese precipitazioni fino a 160 millimetri di pioggia.

Le operazioni di soccorso sono state attivate. Sul posto sono operativi i primi mezzi per il movimento terra per le ricerche sotto le macerie. Ci sarebbero almeno mille soccorritori per cercare di salvare chi è rimasto sotto il fango.

La regione del Sichuan, luogo di montagne meta di un turismo interno e non solo, nel 2008 era stato colpito da un violento terremoto che aveva provocato oltre 80mila morti.
All’epoca anche a Xinmo ci furono vittime causate proprio da frane conseguenti alle scosse. Dopo il terremoto ci furono molte polemiche da parte dei sopravvissuti che denunciarono la scarsa cura da parte del governo locale nella costruzione delle «case di tofu» di gran parte delle vittime, tra cui molti bambini morti nel crollo delle scuole.