Mentre il mondo si indigna per i convogli umanitari e le cliniche bombardate in Siria, mentre l’Onu accusa il presidente Assad di stragi e massacri, poco più a sud è in corso da un anno e mezzo una carneficina di civili e il regolare bombardamento di scuole, ospedali, moschee, fabbriche, siti archeologici. Eppure non ci si indigna perché la carneficina in questione è guidata da uno Stato considerato alleato occidentale e meritevole dell’omertà globale, l’Arabia Saudita. E perché è realizzata con il sostegno decisivo di chi le armi le vende, Stati Uniti, Gran Bretagna e Italia in prima linea: Riyadh...
Internazionale
Un terzo dei raid sauditi contro siti civili yemeniti
Yemen. Degli 8.557 bombardamenti in 18 mesi 3.158 hanno colpito ospedali, scuole, moschee, mercati, ma non hanno la stessa attenzione dei convogli di aiuti in Siria. I parlamenti di Usa e Gran Bretagna mettono in discussione la vendita di armi