Tenacia, forza di volontà e spirito di iniziativa, sono stati questi elementi il traino che ha portato all’inaugurazione, sabato 14 settembre, del secondo Centro antiviolenza Marie Anne Erize, a Ponte di Nona – periferia sud di Roma. C’erano anche i magistrati del Tribunale di Roma per le misure speciali i quali hanno reso possibile tutto ciò assegnando lo stabile – confiscato alla malavita organizzata e posto sotto sequesto anni addietro -, alle attività delle operatrici del Centro Erize2.

Dopo la chiusura di quello delle Torri di Tor Bella Monaca, il centro antiviolenza era stato riaperto circa un anno fa nella nuova struttura della Romanina – periferia est di Roma, sempre grazie all’intervento della magistratura per le misure speciali che aveva vagliato le attività svolte dalla presidente Stefania Catallo e dalle altre operatrici e aveva dato autorizzazione all’assegnazione di un appartamento anch’esso sotto sequesto giudiziario.

A un anno circa da quella buona notizia arriva questa nuova apertura a Ponte di Nona dove verranno svolte varie attività anche come sede Upter, dal couseling alla genitorialità a corsi di cucina. Ma che fornirà anche assistenza medica con un ambulatorio aperto a chi ne avrà bisogno.

Stefania Catallo, alla quale due settimane fa è stato consegnato il premio Orsello come autrice del libro Evviva, Marie Anne è viva! (UniversItalia edizioni 2018), ha condiviso la festa di inaugurazione anche con l’associazione «Tutti taxi per amore» che ha sostenuto le attività del centro e che continua, tra le varie iniziative che porta avanti, a condividere le sue battaglie contro l’emarginazione delle donne vittime di violenza. Creata nel 2015 per accompagnare i ragazzi con disabilità dell’istituto di Roma «Don Guanella» in gita al Quirinale e Campidoglio, oggi è presente anche a Cagliari, Napoli, Genova e Milano. I tassisti romani, in casi eccezionali segnalati dal centro Erize, sono stati disponibili a accompagnare con le loro auto donne che erano in situazioni di pericolo. Inoltre, come aiuto contro la violenza di genere, hanno coinvolto Decio Benedetti, sesto dan di karate, per tenere dei corsi di difesa personale al femminile, destinati alle sole donne, a offerta libera, il cui ricavato è servito a sostenere il centro stesso.

Ha chiuso la giornata di iniziative la performance «La Crisalide e il Femminicida» dell’attore Emilio Spataro che ha recitato le parti di due personaggi tratti dal libro Evviva, Marie Anne è viva!, quello dello stalker femminicida che uccide la ragazza oggetto delle sue attenzioni violente e quello della transgender che deve assistere la propria compagna di vita, malata terminale, tra l’indifferenza, gli stereotipi meschini e i pregiudizi della società e dello stesso personale sanitario.