Il miliardo di ore di cassa integrazione sembra essere il triste traguardo anche per il 2014, come era stato già negli ultimi anni: la previsione viene dall’Osservatorio Cgil, che periodicamente rielabora i dati provenienti dall’Inps. Le crisi aziendali, quindi, non siamo ancora riusciti a mettercele alle spalle.
Secondo le cifre diffuse dalla Cgil, nei primi 10 mesi dell’anno sono state autorizzate alle imprese 940 milioni di ore di cassa integrazione, con una perdita complessiva di reddito per i lavoratori di 3,6 miliardi di euro.

Una botta pesantissima, che si aggiunge a quelle già subìte almeno negli ultimi 5 anni. Effetto che si mette in risalto ancora di più se lo calcoliamo per il singolo lavoratore: in media per ogni dipendente in cassa a zero ore (540 mila in totale) la busta paga è diminuita di 6.700 euro.

Numeri che scaldano il clima in vista delle agitazioni previste dal sindacato nei prossimi giorni (culmine lo sciopero generale del 12 dicembre), in un momento di forte scontro con la politica impostata dal governo Renzi.

Si tratta, spiega corso Italia, di un monte ore di cig fatto per oltre il 50% di cassa straordinaria a dimostrazione della natura strutturale della crisi, determinato da una richiesta media per mese che supera le 90 milioni di ore, a un soffio per l’ennesima volta dal miliardo a fine anno.

Ma pesantissimo è il dato se lo si osserva in un’elaborazione relativa agli ultimi 6 anni, quelli della crisi: circa 6 miliardi e 300 milioni di ore di cassa integrazione, richieste e autorizzate, da settembre 2008 a ottobre 2014.

L’ultimo quadrimestre del 2008, spiega il sindacato, con 87.396.558 di ore registrate, segna la prima decisa accelerazione nella richiesta di ore di cig (saranno infatti 188.821.707 le ore totalizzate a fine anno). L’anno dopo la cassa raggiunge 918.146.733 di ore richieste mentre nel 2010, con l’introduzione della cassa in deroga, si tocca il picco con 1.203.638.249.

Il 2011 si chiude invece con 953.506.796 di ore e quello successivo, il 2012, si segnala per essere il secondo anno record dopo il 2010 per un 1.090.654.222 di ore richieste e autorizzate. Lo scorso anno invece si sono totalizzate 1.075.862.355 di ore, il terzo peggior anno di sempre. Sommando a questi numeri le ore messe a segno nei primi dieci dell’anno in corso, ovvero 937.339.812 ore di cig (-3,56% sullo stesso periodo del 2013), si raggiunge quota 6.266.544.725.

Continua poi a crescere il numero di aziende che fanno ricorso ai decreti di cigs. Da gennaio a ottobre sono state 6.960 per un +24,37% sullo stesso periodo del 2013 e riguardano 12.899 unità aziendali territoriali (+32,08%). La cassa riguarda in particolare il Nord: Lombardia, Piemnonte e Veneto sono le Regioni dove il ricorso è maggiore. A livello di settori, la meccanica è la più penalizzata, seguono il commercio e l’edilizia.

I dati diffusi dalla Cgil sulla cassa integrazione «sono in continuità con una crisi che dura da sette anni», ha commentato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. «Fino a quando non ci sarà un significativo andamento degli indicatori economici, gli ammortizzatori sociali fotografano la realtà».
Non a caso la Cgil chiede «una vera politica industriale».