Koala_Paolino
Se esiste una caratteristica universale della crescita, questa è la capacità di mettersi nei guai, di sfidare le strade già battute da altri per avventurarsi lungo sentieri inesplorati, alla ricerca di pezzi di sé da mettere nei tasselli giusti. L’indipendenza si conquista a grandi balzi, a patto di essere disposti a pagare un prezzo alla paura, la solitudine, la curiosità vorace. La disobbedienza è il trampolino su cui sale ogni bambino e bambina del mondo. La praticano, naturalmente, anche i cuccioli di animali, soprattutto nelle favole.

Il koala Paolino non è da meno degli altri: non contento, come la tranquilla sorella, di mangiare bacche di eucalipto per colazione sotto la sorveglianza materna, si avventura nel bosco, avvolto dalla fitta vegetazione e dal buio pesto. Incontrerà dei pipistrelli-coscienza e poi dovrà superare il suo primo «rito di passaggio»: scampare alla morte e ai denti affilati dei coccodrilli che attendono, a filo d’acqua, un solo passo falso. Questa volta ad aguzzare l’ingegno al posto suo, ci saranno degli scoiattoli, che lo condurranno in salvo con un pronto intervento e spediranno a casa fra mille raccomandazioni.

Ma sulla via del ritorno, non tutto andrà liscio: il koala Paolino dovrà fare la conoscenza di sette strani nani che portano una principessa nella bara di cristallo, ricongiungendo così la sua presenza alle trame di altre fiabe. È, in fondo, la possibilità di conquistare un pedigree immaginario.

In realtà, i viandanti leggendari lo sono sul serio: si tratta di alcuni mamuthones, l’oristanese Su Componidori e un minatore, figure del folklore e della storia sarda, dato che il libro scritto da Franco Cadoni e illustrato da Josephine Sassu ha le sue radici in questa isola ed è uscito per i tipi della casa editrice Carlo Delfino. Il koala Paolino (pp. 30, euro 9,90) è un esperimento editoriale che prevede altre sette «puntate» in sua compagnia, tutte narrate dallo stesso autore in tandem con l’artista Sassu, che aveva già lavorato sul tema animale in relazione alla trasformazione di sé e del proprio corpo.

Fra i personaggi che abiteranno le pagine in futuro ci sarà anche Anna, una piccola profuga che arriverà con la propria famiglia e di cui Paolino si innamorerà. Ma anche Guendalina, la scimmia ammaestrata e obesa che mangia troppe frittate di noccioline e però ha relazioni con personaggi che «conoscono il mondo» e sanno come vanno le cose. L’importante è che non facciano la morale: a volte, la grande Storia attraversa quella più piccola, lasciando dietro di sé tracce indigeribili.