Cittadina di Bemidji, Minnesota, lì tira a campare Lester Nygaard (Martin Freeman), un assicuratore incapace e frustratissimo, strapazzato dal vecchio compagno di scuola che ancora lo bulla, dalla moglie che lo disprezza, dal fratello di successo che non lo capisce. Una vita miserabile che arriva a una svolta quando incontra casualmente Malvo (Billy Bob Thornton), un killer di professione che lo trascina in un’avventura pazzesca fatta di cadaveri e sussulti narrativi improvvisi e davvero straordinari. Storia che sembra non nuova, vero? Questa sera su Sky Atlantic (ore 21.10) andrà infatti in onda la prima delle dieci puntate della prima serie di Fargo, ispirato al film del 1996 dei fratelli Coen, qui produttori esecutivi oltre che ispiratori.

La storia originale prendeva le mosse da un maldestro venditore d’auto, che lavorava presso la concessionaria del ricco suocero e che per cercare di venire a capo dei debiti contratti nel tentativo di svoltare con gli affari recluta due balordi con il compito di rapire la moglie e ottenere il riscatto. Ma tutto ciò che poteva andare male andava male. Lo scenario era quello classico del Minnesota d’inverno: freddo glaciale e neve ovunque. E allora, un po’ per il noir, un po’ per l’ambientazione a ridosso del monte Bianco, Sky ha deciso di presentare la miniserie (già premiata con tre Emmy e ora in lizza per un paio di Golden Globe) proprio al Noir in festival di Courmayeur, alla presenza di uno dei protagonisti, Colin Hanks, primogenito di Tom, che, purtroppo, per un lutto improvviso, ha dovuto dare forfait, salvo offrire disponibilità per una intervista telefonica, che per questioni di fuso orario si è svolta a ridosso della proiezione della prima puntata.

Si è così determinata una situazione davvero degna della fantasiosa penna dei fratelli Coen perché, uscendo qualche minuto prima della fine della puntata, per rispettare l’appuntamento telefonico, i giornalisti hanno bucato la presenza di Hanks che nella prima puntata compare solo alla fine per pochi secondi. Ecco allora la ridda di ipotesi su quale fosse il personaggio interpretato da Hanks con inevitabili strafalcioni, subito corretti da chi aveva già visto la serie in originale: Hanks è Gus Grimly, il poliziotto di Duluth che deve sbrogliare l’intricata matassa. L’ignaro Colin era comunque effettivamente al telefono in California, pronto a rispondere alle domande ovviamente non legate al personaggio che interpreta nella serie. Infatti le curiosità sono andate sulle sue impressioni a proposito del Fargo cinematografico «Ho un ricordo molto vivo della prima volta in cui ho visto Fargo – risponde Colin -, avevo subito pensato di non avere mai visto nulla di simile al cinema, era uno tra i film che più mi aveva colpito per essere divertente e comico ma anche tra i più violenti. A quell’epoca ero molto giovane e sino allora avevo creduto fosse impossibile avere questi due elementi opposti nello stesso film».

Una folgorazione per i fratelli Coen in epoca non sospetta e che poi è proseguita in modo singolare «Sì perché poi ho seguito decisamente la carriera dei fratelli Coen e il primo film loro che ho visto dopo Fargo è stato The Big Lebowski. Mi trovavo in Germania allora e l’impatto fu quello di una grandissima delusione, non mi era piaciuto per niente. Semplicemente perché non era Fargo. Oggi però, passato diverso tempo, posso dire che Lebowski è forse il mio Coen preferito. Non c’è nulla in quel film che io non trovi assolutamente esilarante, delizioso, stupendo. Per me è stata una grande lezione su come si deve guardare il cinema: non bisogna andare a vedere un film con delle aspettative, ogni film va visto a sé, senza pensare a quel che già aveva fatto in precedenza il regista. Credo che pochi sappiano affrontare tematiche così diverse andando così in profondità come i fratelli Coen che riescono così a toccare una gamma vastissima di situazioni, eppure i loro film sono sempre e comunque identificabili come dei fratelli Coen». La serie Fargo, festeggiata al Noir di Courmayeur, ha già in cantiere la seconda stagione ma, con grande delusione di Colin Hanks, non ci saranno gli stessi personaggi, quindi niente Gus, dovrà accontentarsi delle gratificazioni già ottenute.