«La violenza di genere non è sul menu», ma le informazioni per contrastarla sì. Diecimila cartoni per la pizza della catena Berberè esporranno un QrCode da cui poter accedere ai contatti di tutti i Centri Antiviolenza della rete D.i.Re, Donne in rete contro la violenza. Allo staff di ciascun ristorante si potrà chiedere una pizza ma anche informazioni specifiche sulla rete antiviolenza e sui centri D.i.Re presenti nella propria città. Berberè ha, infatti, predisposto una formazione interna al personale, per trasformare ciascun locale della catena in un presidio costante, al di là della singola Giornata contro la violenza sulle donne. Per 16 giorni, a partire dal 25 novembre e fino al 10 dicembre, tutte le clienti riceveranno anche delle cartoline informative, che rimarranno poi disponibili nelle pizzerie del marchio per l’intero anno. «Per il terzo anno di fila Berberè contribuisce concretamente a supportare la lotta alla violenza di genere – spiega Salvatore Aloe, fondatore del marchio insieme al fratello Matteo –. Questa volta abbiamo deciso di fare un passo in più per sostenere la rete creata da D.i.Re». I centri vengono infatti supportati anche economicamente, tramite una donazione già predisposta quest’anno e una serie di altre previste per il 2023.

La rete D.i.Re, che conta 103 centri antiviolenza sul territorio italiano, solo nell’ultimo anno è riuscita a sostenere in maniera gratuita oltre 20mila donne. I percorsi di fuoriuscita dalla violenza hanno inizio con un supporto telefonico e si concludono con la piena autonomia, grazie a una risposta coordinata e organizzata, basata sulla relazione tra donne. Molte delle vittime, però, non sono ancora conoscenza dei servizi offerti dalla rete. «La campagna di informazione che Berberè rinnova anche quest’anno è uno strumento semplice e utile per fare conoscere l’esistenza dei nostri. Il cambiamento culturale necessario per il contrasto alla violenza maschile sulle donne passa anche dalla conoscenza di chi lavora ogni giorno per eliminarla» commenta Antonella Veltri, presidente della rete.