Il carisma gioioso di Roberto Bolle e quello inquieto di Sergei Polunin, la sperimentazione di Mikhail Baryshnikov e l’eredità di Rudolf Nureyev, il glorioso passato di Marius Petipa, di cui si festeggia il bicentenario della nascita, e l’attesa a New York della Sagra della primavera di quel talento sorprendente della coreografia che è Wayne McGregor con la partecipazione di Alessandra Ferri. E ancora il piglio viscerale dell’israeliano Hofesh Shechter, prestato all’opera lirica per l’Orfeo e Euridice di Gluck in scena alla Scala tra febbraio e marzo, a confronto con il raffinato simbolismo di Angelin Preljocaj, in Italia per il suo La Fresque, e con la rinascita di Pulcinella nel segno coreografico di Virgilio Sieni. Intanto il Ballo avanza all’Opera di Roma con Eleonora Abbagnato, al San Carlo di Napoli con Giuseppe Picone, alla Scala con Frédéric Olivieri, al Massimo di Palermo con il futuro Don Chisciotte.

 

 

Sono questi i primi nomi e titoli che si affastellano nella mente pensando a un viaggio nella danza del 2018. Tappe di un percorso in Italia che si preciserà nei prossimi mesi: come finirà ad esempio la vicenda Aterballetto/ Fondazione Nazionale della Danza? Chi affiancherà il neo direttore generale Gigi Cristoforetti, come direttore artistico della compagnia dopo le dimissioni di Pompea Santoro a soli due mesi dall’incarico? Aterballetto è una delle compagnie di danza italiane più importanti, che però si sta configurando anche come realtà produttiva di progetti a latere: vedi il sostegno, in tandem con il Bellini di Napoli, della ripresa di un pezzo del teatro anni Ottanta quale fu Tango Glaciale di Mario Martone, per il progetto RIC.CI di Marinella Guatterini.

 

 

Certo è per ora che ad aprire le danze del 2018 sarà il balletto in chiave pop dello show televisivo Danza con me di e con Roberto Bolle l’1 gennaio su Rai1: un format in cui la grande danza flirta con la comicità, la canzone, la tv, protagonisti accanto a Bolle e a danzatori superstar, Tiziano Ferro, Pif, Geppi Cucciari, Marco D’Amore, Fabri Fibra… Altra storia quella di Satori, in febbraio al Regio di Parma e al Comunale di Modena, lo spettacolo del bad boy of ballet Sergei Polunin: scene di David LaChapelle (un giro su youtube per vedere il corto che Lachapelle dedicò a Polunin tempo fa), la grintosa Natalia Osipova per partner. Intanto a svettare in luglio ci pensa Baryshnikov, alla Fenice con un sofisticato one-man show sulle poesie del premio Nobel Josef Brodsky.