Contrordine compagni, la presidente dell’Umbria Catiuscia Marini resta al suo posto. Con il suo stesso voto determinante l’assemblea legislativa dell’Umbria ha respinge le sue dimissioni presentate, con una forte pressione del suo patito, in seguito all’inchiesta sui concorsi all’ospedale di Perugia. Per gli inquirenti sarebbero stati pilotati da esponenti locali del Pd. Marini è indagata. Ora, da Statuto regionale, la presidente ha 15 giorni per decidere se ritirare o confermare le dimissioni. Ma il pasticcio è tutto politico: il Pd regionale, tranne poche eccezioni, chiede a Marini di ritirare le dimissioni quello nazionale è per la conferma del passo indietro. La seconda opzione allo stato è la più probabile. Le opposizioni chiedono elezioni subito.