Non si placano le polemiche post sanremesi sul voto della giuria popolare e della critica che ha capovolto il verdetto del televoto, decretando la vittoria di Mahmood. In un video pubblicato su Instagram, Ultimo – arrivato secondo – continua a prendersela con i giornalisti della sala stampa dell’Ariston e con la Giuria d’onore che avrebbero ribaltato un verdetto voluto, invece, da chi aveva votato da casa. «Mi viene da pensare che questo non è il festival scelto dal popolo, questo è un festival scelto dai giornalisti», è la «lezione» impartita via instagram dal cantante romano (che qualche lezione – ma di canto – dovrebbe prendere,viste le modeste performance sul palco dell’Ariston), segue altre prese di posizione da Palazzo Chigi.

COSI’ Di Maio esterna: «Non ha vinto quello che voleva la maggioranza dei votanti da casa, ma quello che voleva la minoranza della giuria, composta in gran parte da giornalisti e radical chic». Per una volta sulla stessa lunghezza d’onda di Salvini: «È un giudizio radical chic, sono perplesso della distanza fra voto popolare e giuria. Il Pd ha colonizzato tv pubblica». Sic. Si augura un cambiamento del metodo di votazione nella prossima edizione – quella dei settant’anni alla cui conduzione potrebbe restare per la terza volta Baglioni – anche il presidente della Rai, Marcello Foa: «C’è stata una sproporzione, un chiaro squilibrio tra il voto popolare e una giuria composta da poche decine di persone che ha provocato le polemiche. Questo è il vero punto che deve farci riflettere. Questo sistema funziona o no? Va corretto chiaramente anche perché il pubblico si senta rappresentato».