Per l’università servono 1 miliardo e 700 milioni da piccole tasse di scopo sulle bibite gasate, sulle merendine o sui voli aerei, senza intaccare i fondi di altri settori. La proposta è stata ribadita ieri dal neo-ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti (M5S) prima e dopo il giuramento al Quirinale. La curiosità è che Fioramonti è già annunciato l’intenzione di dimettersi se in legge di bilancio non ci saranno anche 2 miliardi per la scuola. «Se non riuscirò lascerò la palla a qualcun altro» ha confermato. La minaccia di dimissioni, ha spiegato, «non è di oggi. L’ho fatta all’inizio dell’anno quando ero vice-ministro. Da ministro non posso fare un passo indietro». Il «Conte due» ha annunciato «maggiori investimenti» sul settore, senza ancora quantificarli. A dicembre rischia di perdere già il primo ministro.