La Commissione europea (nella foto a fianco il presidente Junker) ha confermato che nessuna sanzione verrà inflitta alla Spagna e al Portogallo, che hanno superato la soglia del 3% di Pil nel deficit di bilancio. Ma l’esecutivo dell’Unione europea ha anche stabilito il «calendario» del rientro della spesa pubblica per i due paesi. La Spagna deve riportare il rapporto deficit-Pil al 3% entro il 2018, mentre al Portogallo è stato concesso solo un anno in più per ristabilire i conti all’interno della soglia del 2,5%. Si tratta di una decisione prevista, che conferma l’intenzione da parte di Bruxelles di una maggiore tolleranza nei confronti delle regole di bilancio. La Spagna ha sforato il tetto del deficit fin dal 2008, ininterrottamente, con un rapporto che nel 2015 era ancora al 5,1% del Pil. La storia è analoga per il Portogallo: dal 2009 il deficit è rimasto costantemente al di sopra del 3% e nel bilancio dello scorso anno risultava ancora al 4,4%.