Dopo le parole battagliere di due giorni fa, ieri si è tornato a palesare un timido tentativo di riportare ad un tavolo comune Kiev e i separatisti delle regioni orientali. A seguito di varie telefonate intercorse tra leader europei, ucraini e russi, oggi dovrebbe avviarsi un nuovo negoziato, attraverso un gruppo di contatto che dovrebbe prevedere la presenza di Kiev, Mosca, Osce e rappresentanti dei filorussi. Nel frattempo a est, come nei giorni precedenti, anche quelli di tregua dichiarata, si continua a morire: ieri altri due civili sono rimasti uccisi a seguito degli scontri tra esercito di Kiev e ribelli.

Quest’ultimi hanno anche denunciato il rischio di distruzione per la città di Slaviansk, a meno di un intervento russo che plachi la furia dell’esercito nazionale ucraino, che nei giorni precedenti ha ricevuto un chiaro invito politico da parte della leadership del paese a proseguire nei bombardamenti. Il «ministro» della difesa della Repubblica popolare di Donetsk, Igor Strelkov, ieri ha infatti ammonito che Slaviansk, roccaforte della rivolta filorussa nell’Ucraina dell’ est, sarà «distrutta» al massimo nel giro di due settimane se la Russia non ottiene una tregua o non interviene militarmente. «Questo accadrà in una settimana, massimo due. Slaviansk sarà la prima ad essere distrutta, con tutta la sua popolazione», ha dichiarato al sito Lifenews. Strelkov è sospettato da Kiev, di essere un ex colonnello dei servizi segreti russi, riporta l’agenzia Ansa.

Per quanto riguarda invece il «gruppo di contatto», ieri dopo una una telefonata con il capo della diplomazia europea Catherine Ashton, il presidente ucraino Petro Porochenko avrebbe proposto che il gruppo di contatto sulla crisi ucraina, comprendente il suo Paese, la Russia e l’Osce, con la partecipazione dei separatisti filorussi, si possa riunire già oggi.

Nella serata di ieri, infine, la Russia ha comunicato di aver avviato manovre militari nel Mar Nero. Lo ha reso noto il ministero della Difesa di Mosca, citato dall’agenzia stampa Interfax. Alle esercitazioni partecipano 20 navi da guerra, oltre a 20 fra cacciabombardieri ed elicotteri.