Esmond Bradley Martin, bestia nera dei trafficanti di zanne d’elefante e corni di rinoceronte, è stato ucciso a coltellate nella sua casa di Nairobi, in Kenya. La polizia parla di rapina finita male, ma certo i nemici non mancavano al 76enne cittadino Usa, che già negli anni ’70 – in pieno boom del commercio illegale di avorio – era stato inviato Onu per la difesa di queste specie minacciate.

Paula Kahumbu, ecologa kenyota e ceo di Wildlife Direct, ha ricordato la sua lotta per smascherare «il traffico di avorio negli Usa, in Congo, Nigeria, Angola, Cina, Hong Kong, Vietnam, Laos e Myanmar». Martin si apprestava a stilare un rapporto proprio su quanto scoperto nella ex Birmania.