In Argentina è stata uccisa a Cordoba Elsa Marta Sosa de Fagetti, testimone e parte civile nel processo per crimini di lesa umanità compiuti durante l’ultima dittatura civico-militare (1976-’83) nella zona di San Rafael (Mendoza). Sosa è stata trovata morta in casa sua, pare che avesse ricevuto minacce, anche se la polizia sarebbe più propensa a credere a un omicidio a scopo di rapina. Il figlio della vittima, Javier Fagetti, è il referente dell’associazione Hijos della città.Elsa Marta era moglie di Aldo Fagetti, militante dei Montoneros, un impiegato che venne sequestrato il 25 febbraio del ’76.

Per il sequestro e la scomparsa del marito era stata testimone e parte lesa in uno dei processi più importanti per numero di vittime e di accusati. Il caso Fagetti è servito a chiarire l’evolversi del terrorismo di Stato in argentina, giacché, come quello di tanti altri militanti, è stato commesso prima del golpe militare, quando già agivano gli squadroni della morte. Nella zona – a tutt’oggi molto conservatrice -, i segnali del vecchio potere militare permangono inquietanti.

Le organizzazioni per i diritti umani hanno denunciato minacce e si sono verificati atti vandalici a monumenti dedicati alle vittime della dittatura, che ha provocato oltre 30.000 scomparsi. Con l’arrivo di Macri e con il mutato clima politico, la vecchia classe dirigente spera di lasciarsi alle spalle la stagione dei processi voluta dal kirchnerismo.