Partiamo dalle dichiarazioni che il ministro Dario Franceschini ha fatto a conclusione dell’affollata conferenza stampa di presentazione del portale www.italiajazz.it. Il titolare del MIBACT, che lanciò l’idea circa un anno fa, a commento dell’illustrazione del sito fatta da Battista Tofoni di I-Jazz, ne ha lodato l’impatto e l’aspetto complessivo, la capacità di “fare sistema” che dimostra, con i fatti, la forza del jazz italiano, fenomeno non di nicchia per numeri e indotto.

Come nel settembre scorso era stato dimostrato da “Il Jazz italiano per L’Aquila” – argomenta Franceschini – con il portale viene alla luce “la straordinaria potenza del jazz” ed il portale stesso diventa un “esperimento utile per altri settori, come il teatro dell’opera”, un modello per fare sistema e valorizzare quello che già esiste e che molto spesso viene sottovalutato dagli stessi italiani. www.italiajazz.it (versione inglese) sarà presentato il 23 aprile a Brema, Germania, nell’importante kermesse “Jazz Ahead” mentre a gennaio sarà pronta una versione “mobile” e dal 1° marzo nel sito sarà possibile ascoltare un archivio di migliaia di Mp3, importati dal sito http://ijm gestito da produttori e discografici di jazz italiano. Franceschini ha concluso impegnandosi a far sì che la Casa del Jazz diventi una struttura di interesse nazionale.

E’ utile fare un passo indietro precisando che il progetto del portale è stato uno dei vincitori del bando che ha finanziato con 500.000 euro il jazz italiano (e che verrà reso permanente). www.italiajazz.it (accessibile dalle ore 13 di ieri) è stato ideato dall’associazione I-Jazz (nata nel 2008, raccoglie alcuni tra i più noti festival di jazz italiani), presente con il suo presidente Gianni Pini e con Tofoni. Erano altresì coinvolti nella conferenza stampa Paolo Fresu ed Ada Montellanico (presidente dell’associazione dei jazzisti MIDJ).

Il sito, come è stato dimostrato da Tofoni, ha una struttura complessa ma è di facile navigazione grazie ai 60.000 link interni. E’ strutturato in Notizie, Attività, Calendario, Artisti, Strutture, Media. Il suo database, al momento del varo, comprende 1890 artisti e 570 formazioni collettive, 280 tra festival e rassegne, 80 jazz club, 700 strutture (organizzatori, scuole di musica, conservatori, agenzie, associazioni di categoria, editori), 900 concerti inseriti nel calendario e più di 470 luoghi di spettacolo. Il tutto, poi, sarà a breve alimentato dagli stessi operatori e musicisti e porterà, in poco tempo, alla messa a disposizione di una massa di informazioni “geolocalizzate”, già ora visualizzabili attraverso mappe di vario genere. Il sito è stato definito: “un punto di incontro tra artisti, organizzatori, pubblico, istituzioni e operatori turistici”, mentre Paolo Fresu ha dichiarato “che testimonia quanto il jazz italiano oggi sia sempre più vivo e dinamico, nelle sue espressioni artistiche e nella fitta rete di realtà che lo rappresentano (…) Il nuovo portale renderà ancora più internazionale la nostra musica di qualità”.