Dal 15 giugno la Grecia riaprirà le sue frontiere al turismo, ma solo a 29 paesi e tra gli esclusi ci sono alcuni tra i più colpiti dal Covid- 19, come Stati Uniti, Francia, Spagna, Regno Unito e Italia. Secondo quanto annunciato dal ministro del Turismo Haris Theoharis gli aeroporti di Atene e Salonicco sono pronti ad accogliere i turisti dei seguenti paesi: Albania, Australia Austria, Macedonia del Nord, Bulgaria, Germania, Danimarca, Svizzera, Estonia, Giappone, Israele, Cina, Croazia, Cipro, Libano, Lituania, Lettonia, Malta, Montenegro, Nuova Zelanda, Norvegia, Corea del Sud, Ungheria, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Repubblica Ceca e Finlandia.

La lista, come ricorda il quotidiano greco Ekathimerini, è stata elaborata dal ministero del Turismo con i dati epidemiologici di ogni paese alla mano e anche in considerazione degli annunci della European Union Aviation Safety Agency (Easa) e delle raccomandazioni del Comitato nazionale greco sulle malattie infettive.

L’elenco dei «paesi fortunati» i cui turisti non saranno soggetti a quarantena obbligatoria verrà aggiornato a inizio luglio, tenendo conto dell’evoluzione dell’epidemia. Tra gli esclusi infatti compaiono alcuni dei più grandi «esportatori» di turisti in Grecia, come l’Italia. Nel 2019 secondo il Touring Club, la Grecia è stata visitata dal 13% degli italiani che hanno scelto di trascorrere le vacanze all’estero: la meta più ambita, davanti a Francia e Spagna.

Lo stesso ministro Theoharis aveva annunciato nelle scorse settimane che il turismo greco potrebbe subire una contrazione del 50% quest’anno a causa della pandemia. Un dato drammatico, se si considera che l’intero settore pesa per oltre il 20% sul Pil nazionale.

Nel frattempo, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha annunciato ieri che il 9 giugno sarà in Grecia, dopo avere fatto tappa in Germania e Slovenia, per ribadire che «l’Italia dal 15 giugno è pronta a ricevere turisti stranieri: agiremo con la massima trasparenza. La situazione interna, tutti i dati sui contagi, saranno sempre pubblici. Non accettiamo black-list e non abbiamo nulla da nascondere».