Il percorso che, dalla Capitale Kingston, districandosi tra fiumi limacciosi e colline irte di tornanti, arriva nei pressi di Ocho Rios, confluisce in una ripida discesa, piena di curve pericolose, che attraversa da parte a parte la foresta pluviale della Fern Gully, seconda solo all’Amazzonia riguardo a varietà di felci presenti, circa 570. Enormi alberi, tra i quali il Blue Mahoe, formano un tunnel dove il sole non riesce a penetrare, e l’umidità permanente rende il fondo stradale eternamente viscido. Nel 1907 un terremoto distrusse uno degli otto fiumi, dai quali deriva il nome spagnolo della cittadina; in seguito il letto dello stesso fu lastricato, dando origine alla strada attuale.

Incantati e un po’ spaventati dal cupo paesaggio, i visitatori rimangono attoniti davanti allo spettacolo che li attende alla fine della discesa; una serie di statue di legno, di tutte le dimensioni, che rappresentano rasta con enormi falli in erezione; ce ne sono alcune alte due metri, con l’appendice di oltre un metro, così come quelli formato mignon, indicati come fermacarte da scrivania.

Gli artigiani li esibiscono a fianco delle altre mercanzie, e i turisti si spintonano per farsi una foto ricordo accanto. Questo sfoggio di virilità lignea è continuo oggetto di critiche, ma costituisce per le compagnie di escursioni la condicio sine qua non. Altrimenti la Fern Gully verrebbe depennata dalla lista delle attrazioni turistiche, a causa delle condizioni della strada, sempre piena di buche a causa delle infiltrazioni d’acqua. Le statue più grandi, sono sovente oggetto di richiesta da parte dei set pornografici negli States. Alla faccia della botanica.