Dopo Scudo dell’Eufrate, tocca a Scudo del Tigri. Il presidente turco Erdogan lo aveva annunciato due giorni fa: l’operazione (ufficialmente sospesa) «non avrà più solo una dimensione siriana, ma anche una dimensione irachena. Ci sono le situazioni di Tal Afar e Sinjar. E siamo legati anche a Mosul».

Nella visione neo-ottomana di Ankara, che fonde nazionalismo e sunnismo, i target sono molteplici: le milizie sciite irachene di stanza a Tal Afar; i kurdi del Pkk presenti a Sinjar; e Mosul, necessaria enclave sunnita per arginare il governo sciita e filo-iraniano di Baghdad.

Secondo i media turchi, la campagna è già sul tavolo e potrebbe partire entro la fine di aprile (dopo il referendum): nel mirino postazioni del Pkk a Sinjar, Zakho, Duhok e sui monti di Qandil.