La «tangentopoli» turca, che sta facendo tremare il governo del premier Recep Tayyip Erdogan, ha dato l’impulso alla caduta della lira, trascinata verso il basso dall’instabilità politica nonostante l’intervento diretto della Banca Centrale sui mercati valutari. La valuta ha toccato nuovi minimi storici a quota 3,1518 sull’euro e 2,3054 sul dollaro. Dallo scoppio dello scandalo di corruzione la lira si è deprezzata del 10% circa. Mentre continuano le epurazioni governative contro polizia e magistratura impegnati nella maxi-indagine e lo scontro in parlamento sulla discussa riforma dell’Hysk, il Csm turco, promossa dall’esecutivo, si fa più duro. Erdogan non intende cambiare la legge, ma ha suggerito che alcuni articoli possono essere congelati, senza spiegare quali.