Il nome lo prende in prestito, al tempo dei Superamici (combriccola della Bologna anni ’90, formata dagli altri geniacci Ratigher, Maicol&Mirco, Dr. Pira e LRNZ), da un volume contenuto nella storica e infinita “Biblioteca di Babele” di Jorge Luís Borges. Sin dai primi passi, sin dalla citazione chiusa nel suo pseudonimo, Tuono Pettinato (Andrea Paggiaro, classe 1976) mette subito in chiaro che si può essere colti senza abbandonare l’ironia e densi di significato senza per questo diventare gravi. Amante del cinema e delle narrazioni per immagini, Tuono studia al Dams e inizia a disegnare fumetti . I Superamici si riuniscono nel 2008 alla corte di Silvana Ghersetti, editrice di Grrrzetic, che ne intuisce la genialità e che pubblica i loro albi: Hobby Comics (5 volumi) diventa un classico del fumetto underground italiano. Nel frattempo gli amici muovono i loro passi da soli: storie brevi, narrazioni lunghe, molto web, esperimenti di autoproduzione che affiancano l’editoria tradizionale. Dopo aver illustrato libri per l’infanzia, Tuono Pettinato approda nel 2010 alle grandi case editrici: arriva Garibaldi, primo libro che firma per Rizzoli, e poco dopo l’indimenticabile Enigma, la strana storia di Alan Turing, confezionato a quattro mani con Francesca Riccioni e tradotto in spagnolo in giapponese: il grande pubblico- compreso chi scrive- non lo abbandona più. Tuono ha fatto sua la sintesi e la freschezza dei grandi disegnatori e li ha applicati a narrazioni “sbarazzine”, per usare un aggettivo a lui molto caro: che si sbarazzano letteralmente di ogni gravità. La storia del matematico inglese omosessuale, bannato dalla corona e morto suicida in seguito a un trattamento ormonale obbligatorio, o della star del grunge Kurt Cobain-in Nevermind (Rizzoli, 2014) emozionano senza suscitare alcun pietismo; al contrario sorprendono per la loro spensieratezza. L’antidoto alla serietà computa è spesso una chiave di volta narrativa, come un’associazione di idee leggera e azzeccata che accompagni il lettore attraverso la storia vera, spesso troppo triste per essere affrontata con la serietà dovuta; oppure l’affiancamento di un personaggio faceto che crea un filo narrativo parallelo a quello centrale, come Biancaneve e la strega Brumilde in Enigma o l’amico immaginario nelle vesti di Hobbs di Watterson che accompagna la solitudine adolescenziale di Cobain. Il nostro eroe pisano si guadagna (anche) così la fama del più buono tra i fumettisti. Nel 2014 esce per la genovese Grrrzetic la sua prima grande incursione nella fiction: Corpicino (ne parlammo a suo tempo qui http://ilmanifesto.it/corpicino-il-turismo-dellorrore/) è un romanzo coraggioso perché getta un’ombra sulla proverbiale spensieratezza pettinata: attento osservatore di odiosi fenomeni sociali, Tuono descrive la reazione di una piccola comunità all’omicidio efferato del piccolo Marcellino Diotisalvi. Per la prima volta l’autore valuta l’impatto del male sul pubblico, puntando il dito sulla nostra attrazione per la malvagità. Mentre si susseguono le collaborazioni editoriali (con Linus, Internazionale e Fumettologica) e le partecipazioni a progetti collettivi, come OraMai di Lucca Comics&Science o Bandierine per Barta Edizioni (https://cms.ilmanifesto.it/bandierine-sette-storie-di-resistenza/), la critica lo acclama con i premi come autore unico: nel 2014 vince il Gran Guinigi a Lucca e il Premio Boscarato a Treviso) e nel 2015 Tuono va in mostra con la personale Tuoneide al Lucca Comics and Games. Il successo individuale non gli impedisce però di pianificare altri lavori a quattro mani. Nel 2016, Tuono torna alle biografie musicali affiancato dal giovane Dario Moccia- 250.000 followers sul suo canale Youtube, dove recensisce fumetti e animazione- per un libro sulla storia dei Queen, We are the champions, che spopola a Lucca Comics&Games 2016, dove le code per un doppio autografo Pettinato/Moccia assediano lo stand Rizzoli per un paio di pomeriggi interi. Ma il 2016 non finisce così: Tuono compie 40 anni e lo fa con un libro che ci ricorda, anche per rammentarlo a se stesso, il suo lato malvagio. Con la genovese Grrrz Comic Art Book-depositaria dei suoi progetti più intimi e personali- pubblica L’Odiario, una gioia, seppur cattivissima, nella quale l’autore getta la maschera e svela «il Torquemada che vive dentro il Teletubby». Un racconto autobiografico di ribellione del giogo indotto dall’identificazione coatta con il fumettista buono, una narrazione-terapia per imparare a rispondere “no” invece del consueto “volentierone!” di fronte a incarichi sottopagati e richieste professionali oltraggiose. Accompagnati da un testimonial d’eccezione, Emile Cioran, i lettori scoprono che si può detestare tutto senza cadere nella sguaiataggine cieca che avvelena la rete. «Depositario del pensiero di Schopenauer, Cioran è autore- tra gli altri- di un libercolo, il Taccuino di Talamanca, dove racconta di un soggiorno a Ibiza, località mediterranea soleggiata e spensierata che si scontra drammaticamente con il suo stato d’animo, ben lontano dalla felicità che ispira il luogo». Così mi spiega Tuono Pettinato mentre chiacchieriamo nel nostro bar di fiducia pisano, sito di fronte a Tuttomondo, il gigante murales pisano di Keith Haring. L’autore continua a raccontarmi Per L’odiario libro abbiamo deciso di tenere una formula aperta e stiamo lentamente cominciando a pensare a un secondo volume, visto che tutto l’odio non poteva entrare in un solo volume. Magari sarà l’occasione buona per sfoderare uno Schopenauer, anche se l’Expo a Milano a suo tempo mi ha suggerito il personaggio di Jonathan Swift: in una festa internazionale dedicata al cibo e all’alimentazione sostenibile i panini costavano numerosi euro. Lì si sarebbe potuta accogliere benissimo la sua modesta proposta di cibarsi dei bambini del terzo mondo. Altro ruolo di spicco tra le cause d’odio sono sicuramente i talent show di cucina, che troveranno sicuramente spazio tra le pagine del prossimo Odiario. »
Per quanto riguarda l’assetto grafico il libro rispetterà la struttura del primo: «Ci saranno pagine autoconclusive, in stile sketch book, più simili al lavoro che facevo prima dei romanzi illustrati-spiega Tuono- ma anche il seguito della linea narrativa già presente in questo primo volume, quella che mi vede paziente del dott. Alfredo Verde (il criminologo che nella realtà ha incluso Corpicino nel suo programma d’esame all’Università di Genova, ndr)».
Ma, è bene ricordare come l’odio dei libri di Tuono non abbia niente a che fare con quello dei social. «Se il pensiero dell’odio ha una scintilla d’intelligenza, riesce a sfuggire a quello dozzinale e massivo degli haters: bisogna poter dire “ah, costui mi ha disprezzato, mi ha offeso però l’ha fatto in modo brillante; per odiare “bene” bisogna saper dire le cose più terribili della terra e poter comunque suscitare nell’altro una risata».
E che cosa sta facendo adesso Tuono? «Sto disegnando una storia per il secondo numero della rivista Crisma (del primo numero avevamo parlato qui https://cms.ilmanifesto.it/nasce-crisma-rivista-per-12-matite/) stavolta dedicato alla metropoli: ho scelto una lotta tra clan, dove due famiglie, una in stile Il padrino, l’altra una gang di portoricani, si sfidano ma a colpi di bontà, con regali e smancerie varie. Dopo L’Odiario- mi spiega-avevo bisogno di bilanciare quell’ondata di disprezzo. Anche Qualcosa il romanzo che ho illustrato per Chiara Gamberale (in libreria per Longanesi in questi giorni) ha le fattezze di una fiaba, ed ha per protagonista una bambina ed è stato utile per disintossicarsi».
Nei prossimi mesi Tuono Pettinato lavorerà di nuovo con Dario Moccia per Rizzoli. Il youtubers, che ha visitato il Giappone una decina di volte, partirà con Tuono in aprile. «Lavoreremo per Rizzoli a un progetto sulla storia dell’animazione, raccontata attraverso episodi ispirati agli oggetti simbolo delle varie tappe del suo sviluppo; dalla reggetta per gli animatori, alla macchina del 3D. Il nostro sarà sì un viaggio di documentazione, condito però da una buona immersione nella cultura locale; Dario tra l’altro è già accompagnatore di comitive di turisti, quindi mi coinvolgerà in furenti karaoke, sbornie di sakè, bellezze kawaii etc. e io mi troverò immerso dentro un flipper metropolitano. Mi batterò per fare visite più ragionate, per esempio ai i templi.»
Mentre parliamo, una comitiva di adolescenti esaltati irrompe nel bar, rendendo impossibile qualsiasi altra conversazione : un featuring perfetto, sostiene Tuono, per il prossimo, attesissimo Odiario.