La Tunisia vive una seconda ondata di mobilitazioni per chiedere conto dei 1.200 arresti arbitrari avvenuti in queste settimane e protestare contro il rimpasto di governo voluto dal premier Hichem Mechichi. Nonostante il lockdown dovuto all’epidemia di Covid-19, dal 15 al 20 gennaio il paese è stato attraversato da numerose manifestazioni notturne. Per cinque giorni si sono registrati scontri con la polizia nelle principali città della costa e dell’entroterra. Le organizzazioni della società civile hanno denunciato il comportamento delle forze dell’ordine e le modalità dei fermi, avvenuti principalmente di giorno e senza garanzie legali, che hanno interessato soprattutto i minori....
Internazionale
Tunisia, un rimpasto di governo e 1200 arresti arbitrari
Crisi su crisi. Piazze in fermento dal parlamento alla periferia della capitale. A Sbeitla la prima vittima