È stato identificato il kamikaze che martedì scorso si è fatto esplodere a bordo di un pullmino di guardie presidenziali parcheggiato in pieno centro a Tunisi facendo 12 morti e 22 feriti. Si tratta di Houssem Abdelli, 27 anni, tunisino già segnalato alla polizia per le sue predicazioni radicali nelle scuole coraniche della città di El Intilaka, arrestato lo scorso agosto e rilasciato subito dopo per ordine del pubblico ministero, perché non erano state rintracciate prove a suo carico di collegamento con reti terroristiche. L’identificazione non è ancora del tutto certa, tanto che è stato chiesto alla madre di Houssemdi di sottoporsi all’esame del dna per confronarlo con quello del corpo del kamikaze. Anche sull’esplosivo utilizzato continuano le indagini, secondo radio Mosaique.

Intanto il ministero dell’Interno tunisino ha comunicato di aver sgominato una rete di terroristi «takfiristi» suddivisa in due cellule. Cinque terroristi della cellula «Furqan», responsabili dell’assassinio del responsabile della sicurezza nella regione di Sousse e del tentato omicidio del deputato di Nidaa Tounes, Ridha Charfeddine, hanno confessato di aver programmato gli agguati per destabilizzare le istituzioni e creare caos. In tutto sono 31 i terroristi arrestati dalla cellula di Sousse, tra cui una donna e alcuni ex combattenti in Siria, 6 sono ancora ricercati.