Cerimonia in pompa magna ieri a Tunisi per la consegna di cinquanta fuoristrada nuovi fiammanti, donati alla Guardia nazionale tunisina dal ministero dell’Interno italiano – ma acquistati con il Fondo Africa del ministero degli Esteri, marca Mitsubishi – e destinati alle «operazioni di contrasto ai flussi migratori irregolari».

Siamo «nel quadro della proficua collaborazione operativa e di sicurezza» tra i due governi, fa sapere l’ambasciata d’Italia a Tunisi. E Salvini promette «altre iniziative concrete» a breve: «Anche sul piano internazionale dimostriamo di passare dalle parole ai fatti».

La Guardia nazionale utilizzerà i mezzi per la sorveglianza dei confini, quindi anche per dare battaglia ai jihadisti che vi gravitano intorno.

Ma il governo tunisino guarda anche oltre confine: sempre ieri il parlamento ha approvato quasi all’unanimità la missione militare di un contingente tunisino in Mali, al seguito dell’Onu, in cambio di circa 9 milioni di dollari l’anno.