Appellandosi a una legge del 1944 gli Stati uniti nelle ultime settimane stanno espellendo centinaia di minori senza dare loro la possibilità di parlare con un assistente sociale o di chiedere asilo politico; alcuni bambini sono stati espulsi nel cuore della notte, senza che le loro famiglie venissero informate.

QUESTA MOSSA dell’amministrazione Trump rappresenta un cambiamento radicale rispetto a tutte le precedenti amministrazioni, negando le protezioni che i presidenti, sia democratici che repubblicani, hanno concesso ai giovani migranti per decenni. Storicamente i minori che si presentavano alla frontiera Usa non accompagnati da un adulto venivano accolti, ricevevano riparo, istruzione, cure mediche e il diritto ad accedere a un lungo processo burocratico per restare negli Stati uniti. Se espulsi, venivano rimandati a casa solo dopo aver preso accordi per assicurarsi che avessero un posto sicuro in cui tornare.

Tutto questo è stato bruscamente cancellato, alcuni giovani sono stati espulsi poche ore da aver messo piede sul suolo americano. I funzionari federali giustificano la pratica, in quanto la legge a cui fanno riferimento conferisce al presidente un potere più ampio per prevenire la «grave minaccia» che deriva da unìemergenza sanitaria. Ma nelle ultime settimane sono stati espulsi minori migranti che erano negli Usa prima dell’inizio della pandemia.

TRUMP SEMBRA NON AVERE remore nel ricorrere a ogni mezzo pur di portare avanti i suoi programmi, che si tratti di politiche migratorie o di restringere l’accesso al voto. Un’alta affluenza alle urne ha sempre significato più voti per il Partito democratico. Non sorprende quindi che, complice il Covid-19, il Gop cerchi di rendere difficoltoso l’accesso alle urne. Molti Stati, però, stanno valutando la possibilità del voto per corrispondenza, prassi vista da Trump come il fumo negli occhi, tanto da fargli minacciare il taglio dei finanziamenti per il Michigan e il Nevada, rei di pianificare un voto per corrispondenza. «Lo stato del Nevada pensa di poter inviare il voto illegale tramite posta – ha scritto The Donald su Twitter – creando un ottimo scenario di frode elettorale per lo Stato e gli Stati uniti. Non possono! Se lo faranno, potrei trattenere i fondi allo Stato».

SUL FATTO CHE IL VOTO per corrispondenza equivarrebbe a incentivare le frodi elettorali non c’è alcuna prova, ma ciò non è rilevante nel modus operandi di Trump, che non ha specificato quali fondi potrebbe trattenere e non sempre ha dato seguito alle minacce twittate. Il suo messaggio arriva mentre gli Stati si confrontano su come tenere delle elezioni in sicurezza. Il giorno prima il presidente aveva preso di mira il Michigan, dopo l’annuncio di un piano per inviare le domande di voto da remoto a tutti i suoi 7,7 milioni di elettori per le primarie dello Stato previste in agosto, come per le elezioni generali di novembre.