Continua la lotta fra Donald Trump e il sistema giudiziario statunitense: nello stesso giorno il tycoon, con una straordinaria dimostrazione muscolare del suo potere presidenziale post-impeachment, ha chiesto un nuovo processo per il suo amico Roger Stone, ha adottato 11 provvedimenti di clemenza per diversi colletti bianchi, ha rivendicato di star rendendo difficile il lavoro del procuratore generale William Barr e ha ventilato l’ipotesi di concedere la grazia a Stone.

La lista dei personaggi a cui Trump ha dato la clemenza include l’ex governatore dell’Illinois Rod Blagojevich, condannato per aver tentato di vendere il seggio al Senato di Obama nel 2009; l’ex commissario di polizia di New York condannato per frode fiscale; un banchiere talmente invischiato nel sistema dei titoli bancari spazzatura da essere noto come «Junk Bond King»; e l’ex proprietario dei 49ers di San Francisco, condannato per corruzione.

Molti sono amici personali di Trump al quale hanno direttamente chiesto di intervenire, come nel caso di Blagojevich, la cui moglie nel 2019 si è rivolta espressamente a Trump durante una trasmissione di Fox News.

Il caso più clamoroso è quello di Bernard Kerik, l’ex commissario di polizia corrotto di New York ed ex guardia del corpo di Rudy Giuliani, la cui nomina a segretario alla sicurezza nazionale sotto l’ex presidente George W. Bush ha fatto scoprire il suo rapporto inappropriato con gli appaltatori della città e varie frodi fiscali.

Rudy Giuliani, a sua volta sotto inchiesta penale, ha chiesto personalmente di condonare la pena di Kerik. Che, dal canto suo, aveva chiesto a Trump di condonare la pena di Eddie Gallagher, il marine recentemente accusato di crimini di guerra, a cui Trump ha applicato la clemenza, in un valzer continuo di colpi di spugna presidenziali.

I collaboratori di Trump avevano tentato di convincere il presidente a non ridurre le condanne, in special modo quella di Blagojevich, ma membri dello staff hanno dichiarato anonimamente alla Cnn che The Donald si sente rinvigorito e incoraggiato dopo l’assoluzione del Senato per i reati che l’avevano portato all’impeachment.

Tutte queste azioni plateali di Trump hanno portato a un inusuale presa di posizione di Barr che, secondo voci di corridoio, starebbe valutando l’idea di dimettersi dal ruolo di procuratore generale, divenuto poco più di una farsa.