Primo maggio dedicato alla salute e sicurezza del lavoro, quest’anno: per una emergenza che è tornata a fare preoccupare, con il numero di vittime in trend di crescita rispetto allo scorso anno. La tradizionale manifestazione di Cgil, Cisl e Uil si svolgerà a Prato, la capitale dell’abbigliamento, luogo simbolo dei rischi a cui sono esposti i lavoratori, specie se immigrati (appuntamento a piazza Mercatale alle 10). Subito dopo, nel pomeriggio, l’evento per i più giovani: il lungo Concertone romano, in onda da Piazza San Giovanni, che dura fino a sera. A Taranto intanto si svolgerà il concerto organizzato da Michele Riondino, Roy Paci e Antonio Diodato, nel suggestivo sito del Parco delle Mura Greche.

MA IL PRIMO MAGGIO È anche occasione per ripetere la protesta che i sindacati hanno già fatto il 25 aprile: non si dovrebbe essere obbligati a lavorare per le feste principali, ma nei centri commerciali e nei supermercati è gara a chi tiene aperto più a lungo. Cgil, Cisl, Uil ma anche le associazioni di piccoli commercianti, chiedono di cambiare la legge voluta nel 2011 dal governo Monti – meglio conosciuta come «Salva Italia» – che ha liberazzato gli orari dei negozi. I Cinquestelle ad esempio hanno manifestato in passato la volontà di rimettere paletti più rigidi agli orari, per il rispetto delle feste, mentre una proposta di legge che affronta il tema è per il momento ferma in Senato.

«Credo sia profondamente sbagliato avere i negozi aperti nelle tre feste civili del nostro Paese che sono il 25 Aprile, 1 Maggio e 2 Giugno – aveva detto qualche giorno fa la segretaria della Cgil, Susanna Camusso – Non si capisce perché non si possa riconoscere, a tutti coloro che non sono in servizi essenziali, di poter partecipare a manifestazioni e di trascorrere del tempo libero».

LA CGIA INTANTO CALCOLA che sia il 25 Aprile sia l’1 Maggio quasi 5 milioni di italiani lo passeranno al lavoro: cioè un occupato su 5. Il settore con una presenza maggiore di occupati nei giorni di festa è quello alberghiero/ristorazione: i 688.300 lavoratori coinvolti incidono sul totale degli occupati dipendenti dello stesso settore per il 68,3%. Seguono il commercio (579 mila per il 29,6%), la Pubblica amministrazione (329.100 per 25,9%), la sanità (686.300 per 23%) e i trasporti (215.600 per il 22,7%).

Tornando al tema principale della manifestazione dei sindacati, la salute e sicurezza, il segretario confederale Cgil Franco Martini ha spiegato che «gli infortuni sul lavoro tornano a crescere, quelli mortali nei primi mesi dell’anno sono stati più di duecento, e tutto questo accade nel momento in cui economia e produzione sono in lenta ripresa».

«NELLA LOTTA CONTRO GLI infortuni – continua il dirigente della Cgil – siamo tra due fuochi: da un lato il vecchio modo di lavorare, specie nei settori più colpiti, in cui si continua a morire esattamente come mezzo secolo fa; dall’altro, il nuovo che avanza, il futuro 4.0, portatore di inediti fattori di rischio e malattie professionali, in parte ancora non indagati». Per Martini «occorre quindi una strategia nazionale e interdisciplinare, che preveda il potenziamento dell’azione di controllo per rendere esigibili le leggi esistenti, da implementare e modellare sulla base delle nuove esigenze».

Il Concertone di San Giovanni sarà condotto da Ambra Angiolini e Lodo Guenzi de «Lo Stato Sociale». Lungo l’elenco degli artisti che si esibiranno sul palco (diretta Rai 3 dalle 15 alle 24): tra gli altri, Gianna Nannini-Fatboy Slim, Carmen Consoli, Ermal Meta, Canova, Nitro, Calibro 35, Max Gazzè & Form, Lo Stato Sociale, Cosmo, Le vibrazioni, Francesca Michielin, Mirkoeilcane.

A TARANTO UN’ALTRETTANTO valida lista, eccola in parte: Brunori Sas, Noemi, Emma Marrone, Levante, Irene Grandi, Ghemon, Piotta, Modena City Ramblers, Teresa De Sio, Luca De Gennaro, Lacuna Coil. Mama Marjas, Med Free Orchestra.