La Banca europea per gli investimenti (Bei) non effettuerà alcun nuovo prestito in Turchia almeno fino alla fine dell’anno in attesa di una revisione della strategia. La mossa fa parte delle sanzioni decise dall’Ue all’inizio di luglio per le trivellazioni «illegali» di petrolio e gas al largo di Cipro alla ricerca del giacimento di idrocarburi “Glaucus” nel Mediterraneo orientale.

«In quanto banca dell’Ue, la Bei seguirà le raccomandazioni del Consiglio e, in particolare, adotterà un approccio restrittivo nei confronti della presentazione di nuove operazioni di prestito per il resto dell’anno», ha detto un portavoce all’agenzia Reuters. La Bei, che è il principale finanziatore della Turchia, ha speso tra 0,4 miliardi di euro e 2,2 miliardi di euro l’anno nel Paese negli ultimi tre anni.