Tutti continuano a chiamare Pasquale Tridico «presidente dell’Inps». Se fino al consiglio dei ministri del 20 maggio la dizione era scorretta – Tridico era «commissario» – da quel giorno la nomina non è stata controfirmata dal presidente della repubblica Sergio Mattarella e pubblicata in Gazzetta ufficiale.

Dunque Tridico rimane commissario e continua a firmare i provvedimenti come «soggetto munito dei poteri di presidente e consiglio di amministrazione». Il governo infatti nella legge che ha ripristinato il consiglio di amministrazione post Boeri, ha previsto che il presidente sia uno dei membri del cda.

Paradossalmente se Mattarella – che spinge perché il governo nomini gli altri 4 componenti – firmasse la nomina, il «commissario» perderebbe buona parte dei suoi poteri attuali: quelli del Cda. Che però non esiste.