L’attrice 83enne Jane Fonda, appena completamente vaccinata, ha lasciato la sua bolla Covid ed è partita per il Minnesota, dove sono in corso manifestazioni di protesta sul sito in sostituzione dell’oleodotto di Enbridge Energy, ditta canadese che lo scorso autunno ha ottenuto da Trump le approvazioni per iniziare i lavori di costruzione, partiti a dicembre.

Si parla di un oleodotto sostitutivo della 3 Line, utilizzato per trasportare petrolio greggio dalla regione dell’Alberta, Canada, a Superior, Wisconsin, attraverso 337 miglia di territorio nel nord del Minnesota, violando i diritti dei trattati dei popoli nativi americani Anishinaabe e mettendo a rischio le generazioni attuali e future esposte a rischi di acqua inquinata e condizioni ambientali compromesse.

Da quando, a fine 2020, la Enbridge ha iniziato a lavorare all’oleodotto nonostante tutte le cause legali pendenti, gli oppositori hanno tentato di fermare la costruzione attraverso manifestazioni e azioni di disobbedienza civile che hanno portato a più di 130 arresti «solo negli ultimi mesi», come ha dichiarato Tara Houska del Giniw Collective, durante una conferenza stampa.

Sul Mississipi, a St. Paul, l’appello a Biden per fermare il nuovo oleodotto (Foto: Ap)

A sostegno degli ambientalisti e dei nativi americani, il gruppo di attivisti Stop the Money Pipeline ha organizzato una campagna di disinvestimento, ma i dirigenti di Wall Street chiamati in causa dalla petizione hanno messo in chiaro di essere intenzionati a resistere alle pressioni per porre fine al sostegno finanziario ai produttori di combustibili fossili, creando uno scontro con i militanti ambientalisti che invece spingono l’amministrazione Biden a sospendere i prestiti.

I leader senior di Bank of America, BlackRock e altre società finanziarie, hanno illustrato le loro opinioni in un evento costruito specificamente per contrastare le nuove raccomandazioni sulla sostenibilità.

Nel suo primo giorno in carica, il presidente Biden ha emesso un ordine esecutivo che annulla il permesso per la costruzione del gasdotto Keystone XL che, come Enbridge line 3, portava petrolio dal Canada agli Stati uniti e che le tribù e gli alleati dei nativi americani contestavano da più di un decennio. Molti altri gasdotti, però, sono ancora in lavorazione, nonostante le preoccupazioni dei gruppi di conservazione del territorio e delle tribù.

Per dare alla loro lotta visibilità mediatica, il gruppo di pressione Ojibwe Water Protectors ha invitato l’attrice a prendere parte alle manifestazioni in corso in Minnesota. Arrivata sul luogo Fonda, prima ancora di prendere parte alla conferenza stampa, ha pubblicato un video sulla sua pagina Facebook.

«Stavamo guidando lungo l’autostrada – dice nel video – e ci siamo fermati per mostrare gli impatti del milione di barili di sabbie bituminose che ogni giorno vengono portati da Alberta, Canada a Superior, Wisconsin dalla Enbridge, una società straniera, canadese, di oleodotti responsabile della più grande fuoriuscita di petrolio nell’entroterra degli Stati uniti. Siamo qua per fermarli».