Zatteroni altissimi, costumi glitter, impasti vocali a far da cornice ad almeno una trentina di pezzi entrati nell’immaginario collettivo dei settanta, da Waterloo a Fernando passando per S.O.S. e Mamma mia. Sempre ai confini del kitsch ma – lo riconosceranno anche i detrattori qualche anno più tardi – dalla prepotente melodia. Parliamo degli Abba che hanno annunciato ieri su Instagram – trentacinque anni dopo lo scioglimento – di essersi ritrovati in studio per incidere due nuovi brani.

Un’idea nata dopo la decisione di intraprendere nel 2019 un «virtual tour», ovvero non saranno Agnetha, Byorn, Frida e Benny a salire sul palcoscenico ma i loro «avatar». «Abbiamo avuto la sensazione – spiega il quartetto nel messaggio – che, dopo 35 anni, potesse essere divertente riunire le forze e tornare insieme in studio di registrazione. E così abbiamo fatto. È stato come se il tempo si fosse fermato e ci fossimo presi solo una breve vacanza. Un’esperienza entusiasmante!». Le session hanno prodotto due pezzi nuovi, I Still Have Faith In You è il solo titolo rivelato e sarà anche al centro di uno speciale prodotto da Nbc e Bbc, atteso per dicembre. Il nome ufficiale degli Abba è comparso per la prima volta nel 1974, con Waterloo, con cui il gruppo vinse a Brighton il Gran premio dell’Eurovision, imponendosi all’attenzione internazionale e scalando le vette delle classifiche mondiali. Da quello che sembrava una «one shot band», da un unico successo, il gruppo si è dimostrato per otto anni una macchina indistruttibile macina hit, capace di conquistare anche il difficile pubblico americano.

Ma l’estrema orecchiabilità della loro musica, nascondeva in realtà una complessità di scrittura e di orchestrazione che aveva pochi eguali. Dopo lo scioglimento, il gruppo ha resistito attraverso la pubblicazione di raccolte antologiche e soprattutto di un musical, Mamma Mia! costruito sui loro successi, adattato anche per il grande schermo nel 2008 con Meryl Streep protagonista e che avrà or anche un sequel.