Tre civili morti a Lugansk nelle ultime 24 ore. Il portavoce del Consiglio di sicurezza di Kiev, colonnello Andrii Lisenko, ha attribuito la responsabilità delle morti ai ribelli, che invece – nel consueto scambio di accuse, ritiene l’esercito di Kiev come responsabili.

E a Donetsk, roccaforte dei separatisti dell’Ucraina sud-orientale, c’è stato un ennesimo bombardamento attorno alle due del pomeriggio di ieri. Lo ha fatto sapere il Consiglio comunale specificando che è stato colpito il quartiere Kievski, nella zona settentrionale della città, dove «edifici residenziali sono stati distrutti o hanno preso fuoco» e «secondo notizie non confermate» ci sarebbero «vittime civili».

Secondo i ribelli, invece, almeno 19 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore dai bombardamenti di artiglieria che si sono abbattuti sulla loro roccaforte bersagliata dalle forze di Kiev. Lo ha detto all’agenzia russa Itar-Tass Eduard Basurin, capo del dipartimento politico del ministero della Difesa dell’autoproclamata repubblica di Donetsk. Alla faccia della tregua in Ucraina orientale si continua a combattere e aumentano i morti civili.