Il cessate il fuoco «storico» non è nemmeno iniziato ed è già stato violato. A due giorni dall’Eid al-Fitr, festa che chiude il Ramadan, Talebani e forze governative afghane si sparano contro da almeno 48 ore.

La tregua doveva cominciare ieri e durare tre giorni secondo i Talebani, otto secondo Kabul. Ma lunedì i mujahedin hanno ucciso con un’autobomba 5 poliziotti a Ghazni, nel sud est, e 14 a nord est, nel Badakhstan. E ieri a cadere sotto i colpi del movimento è stato il governatore del distretto di Kohistan, Abdul Rahman, e altre otto persone, in un agguato che ha permesso ai Talebani di assumere il controllo della zona.

E la battaglia, riporta la stampa afghana, sta continuando con l’arrivo di rinforzi governativi. Scontri a fuoco anche nelle province settentrionali di Sar-i-Pul e Faryab, con morti su entrambi i fronti. Oltre al distretto di Kohistan, i Talebani hanno occupato alcuni villaggi nella provincia di Sar-i-Pul e checkpoint dell’esercito afghano e della polizia locale.