«Per qualcuno essere No Vax non è una scelta». Lo slogan volutamente provocatorio apre la campagna #coopforAfrica che riunisce Coop, Unhcr, Msf e Sant’Egidio con l’obiettivo di portare 250mila vaccini al di là del Mediterraneo. «Abbiamo pensato a questo intervento prima della variante Omicron, ma adesso è ancora più importante», ha detto ieri in conferenza stampa Marco Pedroni, presidente Coop Italia e Ancc-Coop.

Nell’ultima settimana l’Oms ha registrato un aumento dei contagi del 54% nel continente africano. L’agenzia Onu precisa che mancano i dati sufficienti a certificare il legame tra il trend e la nuova variante. Che in Sudafrica, comunque, è stata individuata in 3 casi su 4 tra quelli analizzati durante il mese scorso dall’Istituto nazionale per le malattie trasmissibili. Secondo i primi studi, da verificare, Omicron sarebbe contagiosa come Delta ma presenterebbe forme meno aggressive. I vaccini sembrano in grado di proteggere dai sintomi più gravi. La campagna di immunizzazione, però, stenta a crescere. In Africa, in media, solo il 7,5% della popolazione ha ricevuto le due somministrazioni.

«Da questa pandemia si esce soltanto insieme, il virus non conosce confini», ha detto Marco Impagliazzo, presidente di Sant’Egidio. Chiara Cardoletti, rappresentante Unhcr Italia, ha sottolineato i problemi economici e sociali che accompagnano la diffusione del Covid-19, soprattutto nei contesti dove le difficoltà erano pregresse. Il progetto è una goccia nel mare, ma può dare un’opportunità concreta a migliaia di persone in Africa e lanciare un segnale a tante altre da questo lato del Mediterraneo. «Senza eliminare i brevetti difficilmente si potranno garantire i vaccini a tutti», ha detto Stella Egidi, responsabile medico di Msf.

Le donazioni saranno raccolte dal 9 dicembre al 9 gennaio online e alle casse dei supermercati Coop, che raddoppierà ogni euro ricevuto e distribuirà i fondi tra le tre Ong.