Una buona notizia per chi in Europa si batte per lo stop alla vendita di armi all’Arabia saudita: tre organizzazioni per i diritti umani – Human Rights Watch, Amnesty International e Rights Watch Uk – sono state autorizzate a partecipare alla revisione giudiziaria della politica britannica di vendita di armi a Riyadh. Potranno portare rapporti e prove sugli effetti che questa esportazione ha nella sistematica violazione dei diritti umani in Yemen, dal marzo 2015 oggetto di una brutale campagna militare da parte saudita con 56mila yemeniti uccisi secondo fonti indipendenti.

La Gran Bretagna è, dopo gli Stati uniti, il paese che invia più armi alla petromonarchia (sei miliardi di dollari di valore dal 2015). A sfidare Londra era stata Caat (Campaign Against Arms Trade), sconfitta nel luglio 2017 da una sentenza della Corte suprema. Ad aprile 2019 è però previsto il ricorso e stavolta le tre organizzazioni, da anni impegnate nel raccogliere le prove delle violazioni, avranno voce in capitolo.