• Iniziano i colloqui tra Ucraina e Russia
  • Il rublo e la borsa di Mosca crollano a livelli mai visti per le sanzioni
  • Il presidente ucraino Zelensky ha chiesto l'ammissione immediata nell'Unione europea

22.40 – fine dell’aggiornamento. Grazie per averci seguito. Buonanotte e a domani.

21.45 – La Moldavia rimarrà neutrale nel conflitto tra Russia e Ucraina e non si unirà alle sanzioni contro Mosca. “La nostra economia è troppo integrata e troppo dipendente dalla Russia”, ha detto a Chisinau il ministro degli Esteri Nicu Popescu. (Interfax)

21.20 – Forti esplosioni nei dintorni di Kiev. L’esercito russo sembra ormai prossimo ad accerchiare la capitale da ogni lato.

21.15 – Il ministero degli Esteri russo ha affermato che “i paesi che armano l’Ucraina saranno ritenuti responsabili di qualsiasi conseguenza” del loro utilizzo, aggiungendo che le ultime decisioni segnano “la fine dell’integrazione europea come progetto ‘pacifista’ rivolto alla riconciliazione dei popoli dopo la Seconda guerra mondiale” (Interfax).

21 – Molti capi di stato hanno firmato una lettera in cui sostengono l’ingresso immediato dell’Ucraina nell’Unione: Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Lituania, Lettonia, Polonia, Slovacchia, Slovenia.

20.55 – 12 diplomatici russi accreditati presso le Nazioni unite sono stati dichiarati persona non grata dagli Stati uniti e dovranno rientrare in patria entro il 7 marzo. Mosca protesta e promette ritorsioni analoghe. Gli Stati uniti hanno affermato che le 12 persone espulse erano impegnate in “atti di spionaggio contrari alla sicurezza nazionale” e avrebbero abusato dei loro privilegi diplomatici.

20.45 – La Turchia ha annunciato la chiusura degli Stretti del Bosforo e dei Dardanelli a tutte le navi da guerra in base alla Convenzione di Montreux. Si stima che nel Mediterraneo ci siano 16 tra navi e sommergibili russi della flotta del Mar Nero.

20.30 – Google ha disabilitato i dati del traffico live sulle proprie app (Maps) in Ucraina.

20.20 – La Finlandia si avvicina alla Nato. Il parlamento finlandese discuterà domani, martedì 1 marzo, non solo gli aiuti militari all’Ucraina (storici, è la prima volta) ma anche l’eventuale adesione alla Nato (che sarebbe una scelta ancora più storica). La Finlandia condivide il più lungo confine terrestre europeo con la Russia (1.300 km) e non è mai entrata nell’Alleanza, anche per i forti dubbi dell’opinione pubblica. Gli ultimi eventi in Ucraina invece sembrano aver scosso molto la cittadinanza. Secondo i sondaggi, il 53% dei finlandesi oggi sarebbe favorevole all’ingresso, che cresce al 66% se aderisse anche la vicina Svezia (storicamente il consenso alla Nato era inferiore al 20%). Sono state anche raccolte 50.000 firme per un referendum, il che richiede al Parlamento di discutere comunque prima l’argomento. (Politico)

20.15 – Suonano di nuovo le sirene a Kiev. Si intensificano le voci su uno scontro imminente e sempre più vicino al centro della città.

20.10 – La Francia trasferisce la propria ambasciata a Leopoli da Kiev.

20.05 – Le truppe russe rafforzano le posizioni a Kiev. Secondo la società Maxar, poco fa i satelliti hanno individuato un convoglio militare russo lungo più di 25 chilometri diretto verso la capitale ucraina.

Immagini via satellite di un convoglio militare russo all’aeroporto Antonov presso Kiev, immagine Maxar Technologies via Getty Images.

 

20 – E’ durata novanta minuti (dalle 17.30 alle 19) una videoconferenza sulla situazione in Ucraina tra:

  • Joe Biden (Usa)
  • Justin Trudeau (Canada)
  • Ursula von der Leyen (Commissione europea)
  • Charles Michel (Consiglio europeo)
  • Emmanuel Macron (Francia)
  • Olaf Scholz (Germania)
  • Mario Draghi (Italia)
  • Fumio Kishida (GIappone)
  • Jens Stoltenberg (Nato)
  • Andrzej Duda (Polonia)
  • Klaus Iohannis (Romania)
  • Boris Johnson (Gran Bretagna)

19.55 – Il Parlamento europeo discuterà domani, 1 marzo, una risoluzione con cui auspica l’ingresso dell’Ucraina nell’Unione europea. Solitamente il processo prevede 15-18 mesi e innumerevoli passaggi istituzionali, oltre a un serrato lavoro preparatorio per l’adesione del paese entrante alle tante normative Ue.

19.45 – Shell abbandona progetti in Russia del valore di 3 miliardi di dollari. In precedenza, la compagnia Bp aveva annunciato la vendita della propria quota azionaria in Rosneft (pari al 19,75%), mettendo in conto come svalutazione perdite stimate in 14 miliardi di dollari. Analoga decisione dalla norvegese Equinor.

19.35 – Le autorità russe hanno annunciato la chiusura della borsa di Mosca anche nella giornata di domani, martedì 1 marzo.

19.30 – Assedio al rublo. Si è parlato molto del sistema bancario Swift ma l’attacco finanziario occidentale al rublo è potenzialmente molto più devastante per l’economia russa. Un rublo è precipitato a poco più un centesimo di dollaro, ma di fatto da oggi è una valuta inscambiabile sui mercati. La Russia ha circa 640 miliardi di dollari come riserve valutarie, ma di fatto la grande maggioranza di queste sono state “congelate” all’estero dalle sanzioni. Solo 12 miliardi di dollari sarebbero materialmente a disposizione della Banca centrale russa, che quindi prima o poi avrà difficoltà a sostenere il valore del rublo (le stime parlano di 300-400 miliardi di dollari in asset all’estero inutilizzabili, 139 miliardi in riserve auree e 84 miliardi in bond cinesi). (New York Times)

19.10 – Il presidente Zelensky in un video torna a chiedere all’Unione europea l’ammissione immediata dell’Ucraina: “Vogliamo essere come tutti gli europei, ce lo siamo meritato, attivate subito la procedura speciale”.

18.45 – Fifa e Uefa sospendono la nazionale russa e tutti i club russi da ogni competizione calcistica (il comunicato congiunto). La Uefa ha anche annullato il contratto di sponsorizzazione di Gazprom alla Champions League e alle altre coppe europee, inclusi gli Europei 2024.

18.40 – Borse tutto sommato stabili con cali contenuti, mercati finanziaria calmi soprattutto negli Stati uniti. Nasdaq +0,5%, S&P500 -0,2%, Dow Jones -0,5%. Europa in ribasso nel finale, ma ben al di sopra dei minimi della seduta. Indice Eurostoxx 50 -1,1%, Cac40 di Parigi -1,1%. Indice Dax di Francoforte (DAX) -0,7%. Il FtseMib -1,40%, porta a termine il secondo mese negativo di segiuto con una perdita del 5,15%, peggior bilancio mensile dall’ottobre 2020. Dal primo gennaio ad oggi ha lasciato sul terreno il 7%. Spread Btp-Bund ai minimi dell’ultimo mese. Il petrolio WTI è in rialzo del 4% a 95,3 dollari il barile. Brent +3%. Bitcoin +10% oltre i 41mila dollari.

18.30 – In ritorsione alle sanzioni internazionale, il presidente Putin ha firmato un decreto finanziario che entrerà in vigore il 1 marzo. Tra le altre cose prevede:

  1. Proibisce a tutti i cittadini residenti in Russia di trasferire all’estero valuta pregiata, inclusi rimborsi di bond, contratti, debiti.
  2. Divieto per le compagnie russe di buyback delle proprie azioni.
  3. Ordina alle aziende di vendere allo stato l’80% delle proprie riserve di valuta estera.

Secondo Bloomberg queste decisioni da sole mettoono a rischio default 478 miliardi di dollari di debito esterno della Russia. Non è chiaro se il divieto si applica anche al rimborso dei bond statali o pubblici. Secondo l’agenzia, 135 miliardi di dollari di questo debito devono essere rimborsati entro 12 mesi.

Putin raffigurato in una struttura per il carnevale a Dusseldorf , foto Ap

 

18.25 – La Finlandia ha preso la decisione “storica” di fornire armi all’Ucraina dopo l’invasione russa. Lo ha annunciato la premier Sanna Marin, mentre il ministro della Difesa Antti Kaikkonen ha precisato che verranno inviati 2.500 fucili d’assalto, 150mila munizioni, 1.500 lanciarazzi e 70mila razioni da campo.

18.20 – La guerra in Ucraina dimostra che le fonti fossili sono “un vicolo cieco che trascina l’economia globale verso shock gepolitici e conflitti”. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, invitano tutti i apesi ad accelerare la transizione verso le energie rinnovabil. (Bbc).

18.15 – L’Ucraina ha chiesto l’espulsione della Russia dall’Interpol (non è chiaro però come possa essere attuata tale eventuale decisione) con l’accusa di usare gli strumenti dell’agenzia contro i dissidenti e gli oppositori politici. Gli unici paesi membri dell’Onu esclusi dall’Interpol sono attualmente Taiwan (dall’adesione della Cina nel 1984) e la Corea del Nord.

18.10 – I negoziati tra Russia e Ucraina proseguiranno al confine tra Polonia e Bielorussia. Lo fa sapere il Cremlino, citato dalla Tass. Secondo il negoziatore di Mosca, Vladimir Medinsky, i colloqui si terranno “nei prossimi giorni”.

18.05 – «Lo scopo principale dei colloqui di oggi era discutere il cessate il fuoco in Ucraina e le ostilità. Le parti hanno identificato una serie di argomenti prioritari su cui sono state delineate determinate decisioni. Affinché queste decisioni ricevano alcune opportunità di attuazione, soluzioni logistiche, le parti stanno partendo per consultazioni nelle loro capitali»: queste le prime parole di Mikhaylo Podolyak, della delegazione ucraina, al termine dell’incontro con la delegazione russa.

18 – Appena finiti i negoziati in Bielorussia, sirene di allarme e almeno due forti esplosioni a Kiev.

Il corpo di un soldato russo vicino a una scuola distrutta a Kharkiv, foto Sergej Bobok AFP via Getty Images

 

18 – Il quotidiano indipendente russo Novaya Gazeta – il cui direttore ha vinto il Premio Nobel per la pace – ha lanciato un referendum tra i lettori: adeguarsi alle richieste del governo russo sui resoconti del conflitto in Ucraina (ad esempio è proibito usare le parole “guerra”, “invasione”, “aggressione”…) oppure sospendere le pubblicazioni fino a data da destinarsi.

17.55 – L’Unione europea ha approvato formalmente uno stanziamento di mezzo miliardo di euro per la fornitura di armi letali all’Ucraina. E’ la prima volta.

17.45 – La ministra degli Esteri britannica Liz Truss ha annunciato alla camera dei comuni ulteriori sanzioni Uk contro la Russia (Guardian):

  1. Divieto per le banche russe, inclusa la più grande, Sberbank, di usare la sterlina come valuta di pagamento.
  2. Congelamento totale degli asset di altre 3 banche russe rispetto alle precedenti: Otkritie, Sovcombank e VEB.
  3. Divieto di accesso al mercato inglese dei bond per lo stato russo e tutte le aziende private russe (oltre 3 milioni). In concreto, non potranno avere accesso al mercato dei capitali della City.
  4. Ulteriore giro di vite alle esportazioni in alcuni altri settori: microelettronica, equipaggiamenti navali e marittimi.
  5. Chiusura dei porti britannici a qualsiasi naviglio di bandiera russa e “registrato, posseduto, controllato, noleggiato o operato da soggetti russi”.
  6. Truss ha ribadito che la Gran Bretagna colpirà gli interessi degli oligarchi e delle loro famiglie.

17.20 – Secondo l’agenzia Tass sono terminati i colloqui di pace a Gomel, in Bielorussia. Le delegazioni tornano in patria per consultazioni prima di rivedersi per un eventuale secondo round di negoziato.

Il capo della delegazione russa Vladimir Medinsky parla ai media dopo il primo round di colloqui di pace, foto BELTA / AFP via Getty Images

 

17.15 – Il presidente ucraino Zelensky ha firmato la richiesta di adesione dell’Ucraina all’Unione europea.

16.45 – Il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità il “decreto legge Ucraina”.

  1. Il provvedimento prevede un intervento per garantire sostegno e assistenza al popolo ucraino attraverso la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari alle autorità governative dell’Ucraina. Il decreto – spiega una nota di Palazzo Chigi – interviene, alla luce dell’emergenza in atto, in diversi ambiti. Il primo è quello della difesa: il provvedimento contiene una norma abilitante che, dopo una preventiva risoluzione delle Camere, consente al Ministro della difesa di adottare un decreto interministeriale per la cessione alle autorità governative dell’Ucraina di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari. È prevista peraltro una deroga specifica ad alcune disposizioni vigenti.
  2. Nel provvedimento anche norme per diversificare le fonti energetiche, riaprendo se necessario le centrali a carbone. Per questo – spiega ancora la nota di Palazzo Chigi – si autorizza l’anticipo, anche a scopo preventivo, dell’adozione delle misure di aumento dell’offerta e/o riduzione della domanda di gas previste in casi di emergenza.La norma rende immediatamente attuabile, se fosse necessario, la riduzione del consumo di gas delle centrali elettriche oggi attive, attraverso la massimizzazione della produzione da altre fonti e fermo restando il contributo delle energie rinnovabili.Per rendere concretamente operative le misure, si affida una serie di compiti a Terna S.p.A., in qualità di gestore della rete di trasmissione nazionale.
  3. Il decreto prende inoltre prime misure per l’eventualità che una parte del flusso dei profughi si indirizzi presso il nostro Paese: in Italia vi è una cospicua presenza di cittadini ucraini, circa 250.000 persone.Il provvedimento prevede, pertanto, il rafforzamento della rete di accoglienza degli stranieri. Inoltre, si dispone che i cittadini ucraini vengano ospitati nei CAS anche indipendentemente dal fatto che abbiano presentato domanda di protezione internazionale. Nel dettaglio, è previsto un incremento di 13.000 posti dei centri straordinari che potranno essere attivati dai Prefetti (CAS) e un potenziamento di ulteriori 3.000 posti del sistema di accoglienza e integrazione (SAI).

16.30 – Telefonata Putin-Macron.

  • Secondo l’Eliseo, Putin ha accettato le 3 richieste francesi: durante i negoziati stop a tutti gli attacchi contro i civili; risparmiare le infrastrutture civili; proteggere le strade, in particolare la strada a sud di Kiev. I due presidenti si sono ripromessi di mantenere i contatti. (il comunicato francese).
  • Secondo il Cremlino, un accordo con l’Ucraina sarà possibile solo dopo la “smilitarizzazione e de-nazificazione” di Kiev, “quando avrà assunto uno status neutrale”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin nella telefonata con l’omologo francese Emmanuel Macron. Lo riferisce il Cremlino, citato dalla Tass. Putin avrebbe anche chiesto il riconoscimento internazionale dell’annessione della Crimea.

16.15 – E’ iniziata a New York l’Assemblea generale straordinaria delle Nazioni unite. Evento che si è tenuto solo 11 volte nella storia, l’Assemblea straordinaria raccoglie tutti i 193 paesi membri, che voteranno sull’invasione russa dell’Ucraina, anche se – a differenza delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza – le sue decisioni non sono vincolanti. Il voto finale è atteso per mercoledi, dopo due giorni di dibattito.

15.40 – Smentita l’interruzione dei negoziati. Le trattative a Gomel sono riprese dopo una breve pausa.

15.30 – Il Cio (Comitato olimpico internazionale) ha “fortemente raccomandato” a tutte le federazioni sportive del mondo di non invitare atleti e federazioni russe e bielorusse in nessuna competizione. Qualora sia impossibile o le competizioni siano già in corso, ha disposto di non usare i nomi Russia e Bielorussia, non mostrare le bandiere o i simboli, né suonare gli inni nazionali. Tre giorni fa erano già state proibite gare e competizioni sul territorio della Federazione russa. La decisione assume un’immediata rilevanza in vista dei giochi paraolimpici a Pechino.  (il comunicato).

15.15 – La Svizzera ha annunciato che  adotterà “integralmente” le sanzioni dell’Ue contro la Russia come ritorsione per l’invasione dell’Ucraina. “Si tratta di un provvedimento importante per la Svizzera”, ha spiegato il presidente della Confederazione elvetica, Ignazio Cassis, sottolineando che Berna lo fa “con convinzione, senza equivoci”. Non sono previste eccezioni: 5 oligarchi russi sono stati già banditi dalla Svizzera e i conti delle 336 persone sulla lista Ue, inclusi Putin e Lavrov, sono bloccati con effetto immediato. Chiuso anche lo spazio aereo, come nel resto d’Europa, e sospesi i voli versola Russia. Si stima che i fondi russi in Svizzera siano diverse decine di miliardi.

15 – Si sarebbero conclusi i negoziati a Gomel, ma non ci sono conferme ufficiali.

15 – Il ministro degli Esteri russo Lavrov non sarà in grado di partecipare domani a Ginevra ai lavori del Consiglio Onu per i diritti umani a causa dei divieti sui voli russi sopra i cieli europei.

14.45 – Il presidente Bolsonaro ha annunciato che il Brasile si manterrà neutrale nel conflitto tra Russia e Ucraina, attenendosi a principi di “cautela ed equilibrio”.

14.30 – L’Ucraina comunica che i russi hanno distrutto il più grande aereo cargo del mondo, l’Antonov 225 (nome Mriya), mentre era in manutenzione all’aeroporto di Hostomel, vicino a Kiev. I danni, solo per l’aereo, ammonterebbero a 3 miliardi di dollari e le riparazioni potrebbero durare 5 anni (fonte Bloomberg).

14.10 – In ritorsione alle analoghe decisioni internazionali, Mosca ha chiuso il proprio spazio aereo a 36 Paesi tra cui l’Italia (agenzia Tass).

La foto

Vladimir Medinsky, il capo delegazione russo (secondo da sinistra) e Davyd Arakhamia (terzo da destra, capo del partito ucraino Servitore del popolo, il partito di Zelensky) durante il primo round di negoziati a Gomel in Bielorussia. Il capo delegazione ucraino (non visibile nella foto, con il golf militare) è il ministro della Difesa Oleksii Reznikov, foto Sergei Kholodilin/BelTA via Ap

 

14.05 – Gli Usa hanno sospeso le attività della propria ambasciata a Minsk, in Bielorussia, e hanno ordinato al personale non essenziale dell’ambasciata Usa a Mosca di tornare in patria. (il comunicato).

14 – L’adesione dell’Ucraina all’Ue nell’immediato “non è in agenda”. Lo afferma l’Alto rappresentante per la politica estera, Josep Borrell, prima del consiglio straordinario sulla Difesa che si svolgerà in videoconferenza. “Dobbiamo dare una risposta per le prossime ore, non per i prossimi anni”, spiega Borrell, aggiungendo che “l’Ucraina ha una chiara prospettiva europea”, ma ora è il momento di “lottare contro un’aggressione”.

13.40 – Con una decisione senza precedenti, il Dipartimento del Tesoro americano ha bloccato qualsiasi tipo di scambio, pubblico o privato, con la Banca centrale, il fondo sovrano Rdif e il ministero delle Finanze della Russia. Congelati tutti gli asset in dollari e proibiti i movimenti di queste entità (il comunicato)

13.30 – La Bielorussia potrà ospitare armi nucleari sul proprio territorio. E’ l’esito di un referendum costituzionale tenuto oggi (Reuters).

13.20 – Il portavoce del Cremlino Peskov ha affermato che la ragione per la messa in stato di massima allerta delle forze nucleari russe è dovuta ad alcune dichiarazioni della ministra degli Esteri britannica Liz Truss. Non è chiaro però a quali affermazioni si riferisca esattamente.

13.15 – Le autorità regolatorie per l’energia nucleare raccolte nell’Ensreg, insieme all’Aiea, lanciano l’allarme per la situazione delle centrali atomiche in Ucraina e, in particolare, per il lancio di missili russi dalla zona di Chernobyl. Le agenzie ricordano che “qualsiasi attacco a impianti nucleari civili è considerato una palese violazione della carta delle Nazioni unite” (qui il comunicato). Le autorità invitano le truppe russe a lasciare il totale controllo degli impianti al personale ucraino addetto.

13 – Oltre 500.000 cittadini ucraini hanno lasciato il paese, ha affermato Filippo Grandi dell’Unhcr. Fino a domenica la Polonia ne ha contati ufficialmente 281.000, l’Ungheria 85.400, la Romania 70.000, la Slovacchia 20.000.

12.40 – Convocata per oggi una riunione straordinaria dei ministri della Difesa dell’Unione europea.

11.30 – Al via i negoziati in Bielorussia

I negoziati tra i due paesi si stanno svolgendo in una località sulle rive del fiume Pripyat, nella regione di Gomel, al confine bielorusso (Reuters). Al vertice è stato invitato da elensky, ma non ha partecipato, anche il miliardario russo Roman Abramovich, patron del Chelsea (Jerusalem Post).

La sede dei negoziati, foto Ap

 

 

10.30 – Gli Usa propongono alla Russia di attivare una linea di comunicazione speciale per la crisi Ucraina sul modello di quella attivata durante la guerra in Siria (Politico).

La Russia ha circa 4.500 testate nucleari (fonte Bulletin of Nuclear Scientists), di cui 1.588 costantemente operative e il resto nella riserva. Di queste, 336 sono su punti di lancio via terra, 11 su sottomarini nucleari e 137 su bombardieri strategici (fonte International Institute for Strategic Studies).

10 – Zelensky chiede l’ammissione immediata dell’Ucraina all’Unione europea. E invita la Russia a un cessate il fuoco e a lasciare il paese.

Nei rifugi a Mariupol, circondata dalle forze russe, e alla stazione di Leopoli (Lviv) – foto Ap

9.30 – La Cina non approva le sanzioni per risolvere i problemi: il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, sulle ultime misure a carico della Russia dopo l’invasione dell’Ucraina, ha affermato che il Paese “si è sempre opposto a sanzioni unilaterali al di sopra del diritto internazionale”. La Cina “chiede a tutte le parti di dar prova di moderazione per evitare di esacerbare le tensioni Russia-Ucraina”.

9.15 – Il ministro degli Esteri Di Maio e l’ad di Eni De Scalzi ad Algeri per negoziare l’aumento delle forniture di gas all’Italia.

9 – La Farnesina invita gli italiani presenti in Russia (circa 5.000) a lasciare il paese. I collegamenti aerei ormai sono ridotti a un pugno di stati.

Un padre saluta la famiglia al confine tra Polonia e Ucraina, foto Ap

 

8.30 – A cinque giorni dall’invasione, il ministero della Difesa russo afferma di avere il totale controllo dei cieli sopra l’Ucraina.

7.30 – Il rublo crolla del 30% per effetto delle sanzioni contro la Russia. La banca centrale russa blocca le vendite azionarie da parte di stranieri e aumenta i tassi al 20% (dal 9,5%) per incentivare i depositi. Chiusa oggi la borsa di Mosca per tutto il giorno e anche molti bancomat hanno smesso di funzionare. I Cds (Credit Deault Swap), cioè i certificati che assicurano il debito di un paese in caso di fallimento, sono aumentati del 56%. Le azioni delle aziende russe quotate a Londra (ad esempio Rosneft, Norilsk Nickel e Sberbank) sono crollate anche dell’80%.

Il crollo del rublo, arrivato a scambi record di 109 rubli per dollaro sui mercati internazionali (in Russia sospesi gli scambi)

Il deprezzamento senza precedenti del rublo sul dollaro, Bloomberg

 

L’andamento della borsa di Mosca nell’ultimo anno

L’andamento della borsa di Mosca nell’ultimo anno fino a venerdì, Bloomberg

 

7 – La Bce avverte del probabile fallimento della filiale europea di Sberbank, la principale banca russa.

3 – Bombardamenti nella notte a Kiev, Kharkiv (a est), Chernihiv (nel nord) e Zhytomyr (ovest).

2 – Più di 1.000 scrittori, artisti e intellettuali (tra cui diversi premi Nobel) raccolti dal Pen Club firmano una lettera di condanna all’invasione dell’Ucraina