La gip di Trapani Caterina Brignone ha revocato gli arresti domiciliari disposti nei confronti di Girolamo Fazio, deputato regionale di Ap e candidato sindaco della città. E’ accusato dalla Procura di Palermo di corruzione nell’ambito dell’inchiesta che ha portato in carcere l’armatore Ettore Morace.

A Fazio è stato applicato anche il divieto di dimora a Palermo, dunque anche se dovesse decadere la sospensione da deputato regionale disposta in base alla legge Severino, Fazio non potrebbe comunque partecipare ai lavori dell’Assemblea regionale siciliana.

Ieri intanto Fazio ha deciso di festeggiare al suo comitato elettorale di Trapani, con i sostenitori che lo hanno incoraggiato a proseguire la campagna per le amministrative sfidando Antonio D’Alì, senatore forzista accusato di concorso in associazione mafiosa e per il quale la procura di Palermo ha da poco chiesto la sorveglianza speciale.

La revoca dei domiciliari è arrivata dopo un lunghissimo interrogatorio durante il quale Fazio ha fatto qualche ammissione. In particolare a proposito della somma ricevuta da Morace (150 mila euro, e non 100 come gli contestavano i pm) «nella forma anomala del pagamento di fatture». Morace avrebbe pagato alcuni lavori di ristrutturazione per la casa e un B&B della famiglia Fazio.