Transizione a una svolta in Burkina Faso. Dopo una notte di trattative, dal consiglio di designazione – composto da autorità religiose, politici, militari, esponenti della società civile – è uscito il nome di Michel Kafando (foto), 72 anni, ex ministro degli Esteri e ambasciatore presso le Nazioni unite. Sarà lui ad assumere la presidenza durante l’anno che dovrebbe portare a nuove elezioni. Il giorno prima lo stesso organismo aveva varato una Costituzione transitoria.

È la soluzione “civile” auspicata dall’Unione africana, il cui “ultimatum” alla giunta militare che aveva rimpiazzato il deposto presidente Compaoré per passare il potere a un governo civile, pena sanzioni e isolamento, scadeva proprio ieri. Si è rallegrata anche Federica Mogherini, alto rappresentante per la politica estera europea, che ha aggiunto: «Ora sta a tutti gli attori favorire l’effettiva e rapida messa in opera degli organi della transizione civile che dovranno portare a tenere, al più tardi entro novembre 2015, elezioni democratiche libere, inclusive, pacifiche e trasparenti».

Primo passo di Kafando sarà appunto la nomina del premier che dovrà formare il governo di transizione.