adichie
La XXI edizione di Festivaletteratura avrà luogo a Mantova nei giorni che vanno dal 6 al 10 settembre. Molti gli ospiti internazionali che entreranno in dialogo con il pubblico della rassegna. Tra questi, ci sarà la scrittrice nigeriana Chimamanda Ngozi Adichie, scrittrice nigeriana divenuta punto di riferimento per la lotta contro il razzismo e per i diritti delle donne (nell’ultimo libro sono raccolti dodici racconti sotto il titolo Quella cosa intorno al collo); lo statunitense George Saunders (fra i suoi libri più conosciuti c’è Pastoralia); William Finnengan (scrittore, editorialista del New Yorker e surfista che, attraverso la tavola tra le onde, narra le trasformazioni dell’America in Giorni selvaggi), lo svedese Jonas Hassen Khemiri, la giallista Elizabeth George; lo scrittore nato a Hangzhou Yu Hua (dal suo romanzo Vivere! il regista Zhang Yimou ha tratto un film, vietato in Cina); la scrittrice inglese per ragazzi Frances Hardinge, celebre per il romanzo fantasy, dalla trama complicatissima, Volo nella notte, in cui la protagonista è una orfana che ha come compagnia un’oca e legge libri proibiti erudendosi sull’arte della sopravvivenza al potere.
In programma, ci sono anche i ritorni dell’autore spagnolo Arturo Pérez-Reverte, il sudafricano Richard Mason (Il respiro della notte) e la scrittrice americana, premio Pulitzer con Olive Kitteridge, Elizabeth Strout.

Una rotta distinguibile nella prossima edizione è quella segue le tracce di chi si è dovuto lasciare alle spalle la propria terra: la condizione di profugo accomuna molti degli autori stranieri presenti, tra i quali il libico Hisham Matar e Kim Thúy, scrittrice naturalizzata canadese fuggita dal Vietnam nella stagione dei boat people. O ancora, Madeleine Thien, figlia di esuli cambogiani e Tash Aw, giovane autore britannico di origini malesi. Il conflitto come realtà che tutto inghiotte è l’argomento che scorre nelle narrazioni di altri scrittori, come l’angolano José Eduardo Agualusa (Il venditore di passati, Le donne di mio padre, Barocco tropicale), l’indonesiano Eka Kurniawan (L’uomo tigre) e il poeta siriano Faraj Bayrakdar. Focus del festival anche sulla fotografia, con il reporter Burhan Ozbilici: è il fotografo dell’Associated Press, vincitore del World Press Photo of the Year 2017, con lo scatto che ha immortalato l’assassinio dell’ambasciatore russo Andrey Karlov, ucciso da un colpo di pistola sparato da Mert Altintas durante l’inaugurazione di una mostra.

SCHEDA

L’Aie, l’Associazione italiana editori, ha un nuovo presidente: è il giornalista e politico nato a Montevideo Ricardo Franco Levi (il cui nome è legato alla legge «protezionistica» per la piccola editoria che limitava gli sconti delle catene di vendita online). «Ciò che desidero – ha detto il neopresidente – è impegnare la nostra associazione in una battaglia di civiltà per un’Italia più istruita, più colta, più aperta». Levi ha confermato per il 2018 la rassegna milanese Tempo di libri, anticipandola però a marzo, dall’8 al 12, non senza tendere una mano al Salone di Torino. Non confermata Chiara Valerio alla direzione, si abbandona Rho e ci si sposta a Fieramilanocity, nel quartiere Portello. La direzione artistica e organizzativa della kermesse è stata affidata ad Andrea Kerbaker, 56enne scrittore e saggista milanese. Che nella sua prima dichiarazione ha tenuto a sganciarsi da un’idea paludata di cultura: «Sarà una manifestazione allegra, ironica. L’obiettivo è coinvolgere tutte le istituzioni culturali di Milano, dalla Scala al Museo della Scienza, i cinema, i teatri, i musei».
Secondo l’Odei – l’Osservatorio degli editori indipendenti – la scelta delle date in calendario è ostile a Book Pride, fiera già fissata fra il 23 e il 25 marzo, negli spazi di Base Milano. «Non può sfuggire a nessuno – scrive l’Odei nella sua nota – che convocare, nella stessa città, un evento editoriale dieci giorni prima di uno già esistente, e che celebrerà nel 2018 la sua quarta edizione, corrisponde né più né meno che al tentativo di cancellarlo». Una soluzione possibile sarebbe stata quella di presentare Tempo di libri in autunno, ma la collaborazione tra le due realtà editoriali non ha proprio preso forma.