Giro non solo d’Italia per segnalarvi piccoli eventi che meritano grande attenzione. E, quando sarete lì, un taccuino per bere, mangiare, dormire, comprare, all’insegna del buono e genuino. Ecco il nuovo SanaMente, prima tappa Pordenone, dove, dall’8 febbraio al primo marzo, si svolge la seconda edizione di «Il dialogo creativo. Cultura + Appartenenza + Cittadinanza», con voci, libri e film che discutono di immigrazione. «Afropolitan», è dedicato al romanzo La bellezza delle cose fragili di Tayie Selasi, nata a Londra da genitori africani; l’antropologo Marco Aime guida l’incontro pubblico «Famiglie, legami, relazioni», 18 jus soli è il documentario dell’italo – ghanese Fred Kuwornu. Programma completo su comune.pordenone.it, info 0434/392916.

Anzi tutto un buon posto dove dormire, a quattro passi dal centro storico: B&B Bellaluna, via Revedole 58, tel. 348 9103896, la doppia 50/70 euro, parcheggio, terrazzo in uso anche ai fumatori, internet. La camminata lungo Corso Vittorio Emanuele II svela i palazzi costruiti dopo l’incendio del 1318 e affrescati all’esterno. Fu così che Pordenone si meritò l’appellativo di Urbs Pincta. Voi, dopo aver calpestato ciottoli antichi quanto i portici che disegnano il corso, visitato il magnifico Museo d’Arte e il Duomo, meritate sosta a un tavolino del Caffè Municipio, anno di nascita 1870. Il contesto invita a bere il vero spriz, di origine austroungarica (solo vino bianco e una spruzzata di seltz) tra arredi d’epoca, oppure spiando il viavai di gente all’ombra del dehors. Per la cronaca: Pordenone (50mila anime) supera Londra quanto a numero di bar pro capite: uno ogni 186 abitanti. La fame aguzza, il pan vi manca? Non sventolate bandiera bianca, non fermatevi a un panino, e invece restate in centro per affidarvi alle cure gastronomiche dell’Antico Burchiello (Corso Garibaldi 11/d, 0434/524886, chiuso martedì, prezzo medio 20 euro), Cristina ai fuochi della cucina, Franco in sala, vi proporranno pochi ma scelti piatti di cucina locale e validissimi vini del territorio. L’ambiente è molto gradevole, al bancone si consuma anche l’aperitivo serale. Notate la grande foto sulla parete di fondo. Ritrae il poeta Federico Tavan, morto alla fine del 2013, povero in canna, delicatissimo e incompreso artigiano di versi. Il Burchiello è un posto dove si ritorna.

L’aria della notte vi aiuterà a metabolizzare il menu della Vecia Osteria del Moro, via del Castello, 0434/28658, tanto nascosta quanto accogliente grazie alla sua nobile età. Citazioni: soppressa con polenta, salame sgrassato alla piastra e cotto all’aceto; frico con formaggio Montasio, patate e polenta; trippa in umido con polenta, lumache in tecia con polenta; strudel di mele, pinoli e uva passa. Metteteci ottimi vini, e capirete il consiglio, da seguire spendendo 35/40 €. Altre occasioni per conoscere Pordenone? Pordenonelegge, Le giornate del cinema muto, Pordenone Blues Festival. Senza dimenticare la tradizione del Rogo de la Vecia, in tempi di Quaresima. Durante i quali trasgredire è laico e sacrosanto obbligo.

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