«Berlusconi in campo alle Europee…..quanta paura ragazzi!». È il tweet che, in serata, manda in rete Giovanni Toti, l’ex designato dal Cavaliere, ridotto dalle faide forziste al rango di consigliere e accompagnatore del capo. Che ieri, con due interviste (alla Stampa e all’Unità) ha lanciato il razzo: la candidatura di Berlusconi il 25 maggio. «Ha guidato Forza Italia in tutte le elezioni. Ritengo che lo farà anche questa volta». E se non potesse candidarsi «sarebbe un altro vulnus alla democrazia». Il Mattinale, la nota dei forzisti di Montecitorio rilancia: «La scelta esprime la certezza che il diritto del popolo di decidere i propri rappresentanti è inviolabile.

Non è una sfida alla legge, ma l’affermazione della legge della democrazia, che è la sovranità popolare, senza di cui il diritto diventa un’arma politica in mano a forze eversive e golpiste». Depennarlo «sarebbe un broglio preventivo». La legge Severino non lo consente, l’ufficio elettorale lo escluderebbe dalle liste. Ma la provocazione, in attesa che il giudice dica se il Cavaliere sconterà la sua pena ai servizi sociali, è solo una pubblicità elettorale. Ingannevole. «Vedremo», tituba infatti Maurizio Gasparri. «C’è stata una persecuzione, che noi vogliamo denunciare anche con questa eventuale candidatura. Sarà un momento di raccolta di consensi intorno a Berlusconi».