Oltre ai tre capoluoghi Pisa, Massa e Siena, in Toscana il 10 giugno si va al voto in altri tre centri sopra i 15mila abitanti – Campi Bisenzio, Pietrasanta e Pescia – più 14 comuni sotto i 15mila abitanti. A Laterina Pergine Valdarno le elezioni sono state rinviate al 29 luglio, per la morte nei giorni scorsi di uno dei candidati sindaco, Giovanni Lari. Il test amministrativo vede coinvolti complessivamente 388.524 residenti, poco più di un decimo dell’intera regione.
Alle porte di Firenze, nella popolosa Campi Bisenzio (44mila abitanti), c’è da sottolineare prima di tutto la mancata partecipazione al voto del M5S. I pentastellati locali in questo caso avevano scelto un candidato, l’ex verde Paolo Della Giovampaola, che però era già stato in consiglio comunale negli anni ’90 (indipendente Pci e Verdi), e anche assessore all’urbanistica quando a guidare la città c’era Adriano Chini. Dopo lo stop alla candidatura da parte dello staff nazionale, è arrivata anche, fra le polemiche, la mancata “certificazione” della lista.
Da più parti è stata ventilata l’ipotesi che quanto accaduto sia stato frutto di un atto di desistenza nei confronti degli alleati di governo della Lega. Se però si va a guardare ai programmi elettorali e all’argomento principe della campagna, la contestazione al progetto del nuovo aeroporto intercontinentale Vespucci nella Piana fiorentina, la coalizione di destra Lega-Fi-Fdi che candida Maria Serena Quercioli è quella più possibilista, addirittura favorevole, alle grande opera. Osteggiata invece dai Cinque stelle locali, e dagli altri tre candidati a sindaco.
Il primo cittadino uscente Emiliano Fossi del Pd, sostenuto anche da Campo progressista e altre liste, è infatti critico sulla grande infrastruttura, che andrebbe a incidere anche sul territorio campigiano. Una scelta anche tattica, perché alla sua sinistra sono dichiaratamente contrari al nuovo aeroporto sia Lorenzo Ballerini, attivista di Rifondazione e giovane candidato di Potere al popolo, che il più volte sindaco Adriano Chini, sostenuto da Sinistra italiana, Fare Città e appunto la lista ambientalista “Sì parco-No aeroporto”. Alle politiche di marzo il Pd ha sfiorato il 30%, il M5S ha preso il 27% e la Lega il 17%, mentre le altre forze politiche non hanno superato il 9%.
A Pescia nel pistoiese, municipio commissariato da un anno, sono sette i candidati. C’è anche l’ex sindaco democrat Oreste Giurlani, che si era dimesso dopo uno scandalo e che oggi si ripresenta. A fronteggiarlo il Pd presenta Elisa Romoli, mentre la destra appoggia Francesco Conforti e il M5S Marco Ardis. A Pietrasanta invece si sceglie il successore del parlamentare forzista Massimo Mallegni, che si era dimesso per presentarsi alle politiche. Il favorito è il suo successore Alberto Giovannetti, e al ballottaggio potrebbe andare Nicola Briganti del M5S, mentre Ettore Nesi del Pd e Marco Dati della Sinistra.
Si vota infine in turno unico a Capolona, Gavorrano, Impruneta, Marradi, Montecatini Val di Cecina, Poggio a Caiano, Ponte Buggianese e Semproniano, rette in questi ultimi cinque anni da coalizioni di centrosinistra, e a Caprese Michelangelo, Monte Argentario e Santa Maria al Monte, amministrate invece dal centrodestra. Civiche erano invece le giunte uscenti di Capraia Isola (solo 394 abitanti al voto) e Magliano in Toscana. Poi ci sono due nuovi municipi nati da accorpamenti che si presentano per la prima volta al voto congiunto. Si tratta di Rio, che ha unito Rio Marina e Rio nell’Elba, e appunto Laterina Pergine Valdarno.