Era il 13 aprile quando all’aeroporto “Sandro Pertini” di Torino Caselle sono atterrati i 39 medici e infermieri cubani della Brigada “Henry Reeve”. L’arrivo della Brigada di cooperazione sanitaria in Piemonte aveva seguito l’analoga iniziativa in Lombardia dove nell’ospedale da campo di Crema sono stati impiegati 36 medici e 15 infermieri cubani durante i mesi di emergenza legati alla pandemia da Covid-19. L’impiego di personale sanitario dell’isola caraibica era stato suggerito al ministro Roberto Speranza dall’Associazione di amicizia Italia-Cuba agli inizi del marzo scorso e, grazie a un lavoro diplomatico intenso tra le autorità italiane e quelle cubane, la riconosciuta professionalità del personale sanitario dell’isola ha potuto aiutare le due regioni del Nord Italia tra le più colpite dalla pandemia.

L’arrivo dei medici e degli infermieri in Piemonte era stato sostenuto dal capogruppo di Luv alla regione, Marco Grimaldi, e dall’Aiec (Agenzia di Interscambio Culturale ed Economico con Cuba) e accolto positivamente dalla giunta di centro destra di Piazza Castello che, proprio agli inizi di aprile, stava allestendo un reparto speciale Covid presso le Ogr. Le Officine Grandi Riparazioni, dietro alla stazione Porta Susa, sono un luogo polifunzionale ristrutturato una decina di anni fa e dedicato alla musica, all’arte e ai grandi eventi che, per l’emergenza sanitaria, è stato trasformato per allestire 92 posti letti dedicati ai pazienti colpiti dal Covid-19. Per 100 giorni il personale sanitario piemontese ha lavorato a stretto contatto con quello cubano che ha concluso il progetto di cooperazione due settimane fa. Venerdì i 39 medici ed infermieri cubani hanno concluso il proprio lavoro presso le Ogr ricevendo, in questi giorni, ringraziamenti ed onorificenze dalle autorità e dalla cittadinanza torinese. “La nostra più grande soddisfazione è aver salvato 170 vite in 100 giorni” ha esordito Julio Guerra Izquierdo, capo della brigata dei medici cubani, domenica scorsa presso lo Skate Park del Parco Dora davanti a 350 persone accorse a ringraziare il personale caraibico.

Lunedì il dottor Izquierdo ha ricevuto la cittadinanza onoraria della città di Torino grazie a una mozione della capogruppo de La Sinistra Eleonora Artesio accolta all’unanimità dal consiglio comunale “in virtù dei meriti conseguiti, del coraggio, altruismo, umanità dimostrati e dell’importante impegno profuso per la popolazione torinese e dell’Italia intera”. Il giorno prima la presidenza del consiglio regionale aveva conferito la medaglia al merito civile alla Brigada “Henry Reeve”. Secondo l’Ambasciatore cubano in Italia, José Carlos Rodriguez Ruiz, in questi mesi di cooperazione sanitaria “abbiamo imparato che bisogna unire le forze. Al di là delle frontiere e credere nella solidarietà. La patria non è un confine, la patria è l’umanità”.