La tensione successiva allo sgombero dell’Asilo Occupato, centro sociale anarchico del quartiere Aurora a Torino, non è ancora calata dopo oltre un mese. Il riverbero di quella «liberazione» ha raggiunto due sere fa un massiccio gruppo di ciclisti che stava partecipando alla Critical Mass, pacifica ciclo occupazione delle strade cittadine, evento ormai semi istituzione che vuole sensibilizzare sulla mobilità sostenibile attraverso l’uso delle due ruote.

Circa duecento ciclo cittadini hanno raggiunto un ampio slargo che congiunge due importati arterie del centro città, e qui hanno iniziato a girare in tondo per alcuni minuti. La manifestazione, annunciata da settimane, nel corso degli anni ha stemperato gli eccessi originari, ma non ha perduto la sua vena provocatoria.

L’altra sera qualcosa è andato storto perché i ciclisti sono stati raggiunti da un reparto della polizia che in assetto anti sommossa ha liberato l’incrocio con metodi ruvidi.

Alcuni manifestanti si sono sdraiati per terra e sono stati spostati con la forza, il tutto tra urla e spintoni: il parapiglia è durato qualche minuto ed ha bloccato il traffico.

La questura di Torino sostiene che la maggior parte dei manifestanti fossero appartenenti ai centri sociali torinesi, accorsi, par di capire, per fomentare le tensioni in città e preparare il terreno per la manifestazione anarchica prevista per il 30 marzo, in occasione della «Biennale della democrazia» che si svolgerà nel quartiere Aurora, a poca distanza dall’Asilo sgomberato.

Ma, solitamente, queste manifestazioni sono partecipate in larghissima misura da cittadini comuni, e gli stessi ciclisti presenti l’altra sera testimoniavano di una «critical mass totalmente pacifica come da tradizione».

Quattro persone sono state denunciate, uno farebbe parte dell’Asilo, per resistenza a pubblico ufficiale.

Gli insoliti scontri tra ciclisti e polizia intersecano le vicende di una Torino dove la giunta pentastellata ha aperto fronti su fronti, dagli anarchici ai commercianti, passando per gli automobilisti bloccati, i fruitori della movida notturna, gli industriali che vogliono il Tav.

Ciclisti urbani e M5S si trovano dalla stessa parte della barricata, in questi giorni, relativamente alla battaglia sulla nuova «Zona a traffico limitato» in centro città, che sta provocando la dura contestazione dei commerciati che minacciano serrate.

Le immagini dello sgombero dei ciclisti e delle loro bici hanno provocato la reazione del gruppo consigliare del M5s in Comune, che ha definito la gestione dell’ordine pubblico da parte della Questura «sconcertante». Non è la prima volta che l’M5S di Torino critica aspramente le operazioni di ordine pubblico in città.

La capogruppo in Comune, Valentina Sganga, ieri precisava: «Nessun attacco alle Forze dell’ordine. La città sta affrontando molti nodi ignorati da decenni, collaboriamo tutti affinché la tensione che questo genera cali: ragioniamo insieme, non usiamo i muscoli».