Torino Jazz Festival nel segno della diversità

Sesta edizione per il Torino Jazz Festival con un cartellone che per otto giorni (23-30 aprile) porterà sul palco delle Ogr, nei jazz club centrali e periferici 60 concerti – di cui 2 anteprime, e poi masterclasse meeting e mostre, per un totale di 250 artisti coinvolti. Tra gli appuntamenti in programma durante la kermesse piemontese – progetto della Città di Torino realizzata dalla Fondazione per la Cultura Torino – spicca la presenza di Archie Shepp (il 27 al Piccolo Regio), del pianista Franco D’Andrea (28 al Conservatorio Giuseppe Verdi con il suo ottetto, mentre il 29 alle Ogr l’incontro tra Fabrizio Bosso (nella foto) e la Banda Osiris, a seguire una presenza importante del jazz nordico, il trombettista Nils-Petter Molvaer con la sua band e – nella giornata conclusiva la prima italiana dell’artista belga Melanie De Biasio – flautista e cantante – al Piccolo Regio.

«Abbiamo messo in cantiere – spiega il direttore artistico Giorgio Li Calzi – un cartellone nel segno della diversità con produzioni originali ma dialogando anche con il territorio. Stiamo lavorando per costruire un festival per una città a cui intendiamo dare un evento culturale che non si esaurisca in soli otto giorni. Una città che è sempre stata underground, onnivora di musica e di jazz e aperta alle differenze».

Tjf prevede anche una tre giorni di incontri tra operatori e direttori di festival piemontesi, italiani e internazionali. Come anteprima del festival, due eventi: oggi un concerto happening della marching band Bandakadabra accompagnata dalle danze scatenate dei ballerini di Lindy Bross e Dusty Jazz, nei mercati e il 22 nel centro storico. Sempre nella giornata odierna al cinema Massimo, nell’ambito del festival a tematiche lgbt Lovers, si tiene inoltre una serata letteraria con musiche dal vivo di alcuni dei protagonisti del Torino Jazz Festival tra cui Enrico Degani e Fabrizio Modonese Palumbo.