In ordine alfabetico:
Batman: Arkham Knight (sviluppato da Rocksteady, prodotto da Warner Bros.)
Bloodborne (sviluppato da FromSoftware, prodotto da Sony)
Dying Light (sviluppato da Techland; prodotto da Warner Bros)
Everybody’s Gone to the Rapture (sviluppato da The Chinese Room, prodotto da Sony)
Fallout 4 (sviluppato e prodotto da Bethesda)
Invisible, Inc. (sviluppato e prodotto da Klei Entertainment)
Star Wars Battlefront (sviluppato e prodotto da Electronic Arts)
Super Mario Maker (sviluppato e prodotto da Nintendo)
This War of Mine (sviluppato da 11 bit studios, prodotto da Deep Silver)
Undertale (sviluppato e prodotto da Toby Fox)

Meglio i giochi indipendenti che remake e remastered di giochi magari da poco giocati nella precedente generazione di consolle, anche se vanno ricordate ed apprezzate le raccolte per la nuova generazione hardware come quella di Uncharted o quella dei piccoli grandi capolavori di thatgamecompany. Infine mi sia concesso spezzare una lancia in favore di Dying Light, strano gioco a metà tra lo sparatutto in prima persona e parkour che sembra all’inizio un (banale) Far Cry in salsa zombie mentre con l’avanzare del gioco si trasforma in una cupa riflessione sul declino della civiltà in cui per restare umani dobbiamo tornare ad apprendere valori semplici ma fondamentali come la soliderietà, che ci consente di sentirci eroi non quando sfracelliamo orde di zombie, ma quando compiamo un gesto apparentemente banale come trovare gessetti per tenere occupati i bambini in un rifugio, mentre all’esterno imperversa l’epidemia di non morti e il saccheggio da parte degli ancora vivi.