Qualche tempo fa, Tiziano Tononi dichiarò come la sua idea di musica fosse imprescindibile dall’avere «una workshop band dal suono sempre e comunque riconoscibile, che ha un centro al quale si aggregano, condividendo l’idea di fondo e apportando nuove idee, altri musicisti e tutti insieme ci si indirizza verso una direzione ben definita». Solo pochi anni dividevano quelle parole dall’uscita del primo album a suo nome, datato 1989, sorta di prova generale di tutto lo sviluppo della carriera del batterista milanese. Allora erano gli & The Future Ancestors a fargli compagnia, primo gruppo mobile sia nel nome sia nella formazione e al quale seguiranno, tra i tanti e chiamati a districarsi nella trame free e new thing di Ornette e Coltrane e del southern country-blues degli Allman Bros. Ora quell’album rivede la luce in cd ed è subito all’ascolto un sussulto, che si proietta, al di là dell’emotività che traspare dalle parole del batterista e e riverbera nel cluster improvvisato e organizzato di musicisti come Gianluigi Trovesi, Daniele Cavallanti, sodali di lungo corso, e della cantante e performer scozzese Maggie Nichols.
Tiziano Tononi & friends nella giusta direzione
Note sparse. Ristampato un lavoro del grande batterista del 1989, «Going For the Magic», con The Future Ancestors
Note sparse. Ristampato un lavoro del grande batterista del 1989, «Going For the Magic», con The Future Ancestors
Pubblicato 6 anni faEdizione del 25 luglio 2018
Pubblicato 6 anni faEdizione del 25 luglio 2018